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“Pubblicità occulta nel video di Mille”, l’attacco del Codacons contro Fedez questa volta va a segno: l’Antitrust apre un’indagine

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Rischiano una multa sino a 5 milioni di euro Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro.

Dopo l’esposto del Codacons a giugno, ora è l‘Antitrust ad avere aperto un fascicolo sul video di Fedez e sulla possibile violazione delle norme che riguardano i marchi commerciali. “Pubblicità occulta nel video di Mille”, questa l’accusa che potrebbe portare gli autori del videoclip ad una pesante ammenda.

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Codacons contro Fedez

Codacons contro Fedez: la guerra continua

La battaglia tra Fedez e il Codacons sembra quindi non avere alcuna tregua. Nel comunicato trasmesso dalla Associazione che tutela i consumatori si legge al riguardo : “Il videoclip della canzone non avrebbe rispettato le disposizioni dell’Antitrust secondo cui gli spettatori devono essere adeguatamente informati anche nei video circa l’inserimento di marchi a scopo commerciale.”

Fedez, Orietta Berti e Lauro avrebbero, secondo l’accusa del Codacons, favorito in maniera palese la Coca Cola. Il tormentone estivo che ha letteralmente sbancato il botteghino degli ascolti si trova quindi al centro di una indagine molto accurata.

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Fedez e Company rischiano grosso. Come specificato nella nota emessa dall’Antitrust “ove al termine dell’istruttoria fosse confermata la violazione delle disposizioni vigenti in tema di consumatori, i responsabili rischiano una sanzione fino a 5 milioni di euro”.

Stalking giudiziario?

Quello che doveva essere il cult dell’estate post pandemia rischia di trasformarsi in un boomerang molto salato. Sembra quindi che la battaglia tra il marito di Chiara Ferragni e il Codacons sia entrata nel vivo. Il rapper milanese in più di una occasione aveva denunciato l’associazione dei consumatori arrivando addirittura a parlare di “stalking giudiziario”.

Recentemente proprio Fedez su Instagram  aveva denunciato questo clima di quasi persecuzione nei suoi confronti. “In questi anni ho sempre cercato di esorcizzare ogni causa fatta dal Codacons con un po’ di sana ironia, scrive il rapper. Ora mi rendo conto che la situazione sta diventando sempre più insostenibile. Passare giornate intere al telefono con gli avvocati significa togliere tempo ai miei figli, alla mia famiglia. Questa cosa mi consuma. L’unica strada che ho è quella di citare il Codacons per stalking giudiziario.”

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