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Giuseppe Conte ottimista: “Se il trend continua, non avremo più zone rosse a dicembre. Ma il periodo natalizio richiede misure ad hoc”

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite a Otto e mezzo su La7, non solo ha attirato interesse per aver dibattuto di diversi temi collegati all’emergenza Coronavirus ed alla situazione economica, ma anche per dei ripetuti colpi di tosse.

Giuseppe Conte ospite nella trasmissione condotta da Lilli Gruber si è spesso interrotto sopraffatto da dei sonori colpi di tosse che hanno fatto discutere il mondo social.

A parte il comportamento del premier, hanno colpito alcune sue esternazioni relative al possibile stop alle zone rosse a dicembre ed al no alle vacanze indiscriminate sulla neve.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite a Otto e mezzo su La7, ha infatti dichiarato:

“Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse.

Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile”.

Giuseppe Conte sulle scuole e sui ristori

Giuseppe Conte sulle scuole e sui ristori

Un altro tema caldo che il premier ha affrontato è quello relativo alle scuole e così ha sottolineato che il Governo è intenzionato a aprirle prima di Natale.

Nel corso della sua intervista da Lilli Gruber, Giuseppe Conte ha poi ribadito la necessità di mantenere alta la sicurezza.

A tal proposito Giuseppe Conte ha detto nella trasmissione di Lilli Gruber:

“Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile.

E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”.

Tra i temi economici affrontati figura quello relativo ai ristori, con lo stanziamento di altri 2 miliardi per sostenere il Natale.

Un’altra preoccupazione che il Governo sta cercando di risolvere è quella dei lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche.

Ma il premier Giuseppe Conte ha ribadito futuri interventi a sostegno della cultura, dello spettacolo e del turismo.

Cosa dice il premier sul vaccino

Cosa dice il premier sul vaccino

Nel corso del suo intervento nella trasmissione di Lilli Gruber, il premier Giuseppe Conte ha speso anche delle parole sul vaccino anti Covid:

“Non c’è un orientamento per l’obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato.

Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio“. 

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