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Sabrina Misseri, nessun permesso premio: ”É socialmente pericolosa!”, tuona la Cassazione

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Sabrina Misseri, almeno per il momento, non potrà usufruire di nessun permesso premio, come ha stabilito la Cassazione. La giovane, attualmente, é in carcere assieme alla madre, Cosima Serrano, per scontare la pena dell’ergastolo. L’omicidio di Avetrana non ha certo bisogno di molte parole, data la risonanza mediatica del caso, che ha sconvolto l’opinione pubblica. Sarah Scazzi é stata uccisa e gettata in un pozzo, alla tenera età di quindici anni, senza pietà. 

Ebbene, Sabrina Misseri ha chiesto un permesso premio per poter uscire dal carcere di Taranto, senza che le venisse accordato, con tanto di motivazione. ”Sarebbe mancata una rivisitazione critica del suo pregresso comportamento deviante…”, si legge. Per comprendere cosa significhi ciò, é necessario partire dall’atteggiamento tenuto dalla Misseri. 

Sabrina non ha mai ammesso di aver ucciso Sara Scazzi, continuando a proclamarsi innocente. Ciò ha un peso nella mancata concessione del permesso premio che le avrebbe consentito di allontanarsi dal carcere di Taranto? Pare proprio di sì. 

Sabrina Misseri, permesso premio negato: la Cassazione é inflessibile con la detenuta che sta scontando l’ergastolo

Sabrina Misseri ha sempre detto di aver avuto con Sarah qualche normale screzio, ma di non averle torto un capello. Tuttavia, la giovane é stata condannata all’ergastolo, interrompendo le sue attività quotidiane e il lavoro di estetista, per scontare la sua pena. Adesso é sfumata anche la speranza di allontanarsi per un po’dal clima carcerario grazie ad un permesso premio. 

Permesso premio Sabrina Misseri

Secondo la Cassazione, il fatto che Sabrina Misseri non abbia ammesso il delitto, la renderebbe ”socialmente pericolosa”, ossia capace di commetterne ancora, ragion per cui non é opportuno che abbandoni, sia pur temporaneamente, lo stato di detenzione. Insomma, un brutto colpo per Sabrina che ha ricevuto già un diniego simile, circa un anno fa, dal Tribunale di Sorveglianza. 

I difensori di Sabrina Misseri hanno posto l’attenzione sulla sua condotta carceraria ineccepibile, cosa che, evidentemente, non é bastata al fine dell’ottenimento del permesso premio. Per la difesa, in parole povere, sarebbe legittimo il fatto che la Misseri non abbia ammesso la responsabilità del delitto, essendosi proclamata sempre innocente. Tuttavia, la vicenda giudiziaria di Sabrina é tutt’altro che conclusa, dato che anche i suoi legali hanno assicurato: ”D’altra parte, la condannata ha proposto ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo e intende proporre istanza di revisione di condanna”. Si può facilmente intuire che la partita non é affatto conclusa e che difficilmente Sabrina Misseri rinuncerà per sempre alla sua libertà, continuando a lottare per riottenerla. 

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