Selvaggia Lucarelli entra di nuovo in campo, questa volta prendendosela con l’influencer Paola Turani, accusata di aver “dimenticato” una borsa del valore di 3mila euro.
Selvaggia Lucarelli contro Paola Turani
La giornalista, nota per le sue critiche incisive e spesso aspre nei confronti del mondo degli influencer, non risparmia frecciate, specialmente dopo aver preso di mira figure come Fedez e la coppia Ferragni nel corso dell’anno.
Il caso di Paola Turani ha sollevato non poche polemiche: l’influencer bergamasca ha infatti pubblicato un video su Instagram, mostrando una borsa Gucci acquistata un mese prima e dimenticata nel suo armadio. Nel video, Turani esclama in modo scherzoso:
“Apriamo insieme il mio danno, anzi il mio bellissimo danno”
Nonostante il tono scherzoso, la reazione del web non è stata altrettanto leggera. Molti hanno criticato l’influencer per l’ostentazione di tale ricchezza, in un periodo in cui, per molti, le priorità sono decisamente diverse. La reazione di Lucarelli non si è fatta attendere, marcando il passo con una critica pungente sul proprio profilo social:
“Gli influencer non hanno ancora capito che si è aperta una crepa. Creare un contenuto del genere in cui non solo c’è ostentazione del lusso, ma anche celebrazione snob del superfluo (‘me l’ero dimenticata nell’armadio’), oggi crea più irritazione che ammirazione.”
Selvaggia Lucarelli ha poi continuato, evidenziando una tendenza che vede i profili incentrati sulla vita lussuosa perdere gradimento e interesse. La giornalista sottolinea come anche le aziende dovrebbero iniziare a riflettere su queste dinamiche, considerando la crescente antipatia verso questi comportamenti.
L’indignazione è palpabile anche tra gli utenti dei social, con molti che invitano a smettere di seguire tali influencer, stanchi di vedere costante ostentazione di ricchezza. Commenti come:
“Togliete il follow che sta gente ha stufato a mostrarci la sua ricchezza. Ma come fai a pubblicare un video in cui dici serenamente che ti eri dimenticata una borsa di Gucci nell’armadio e pensare di essere simpatica? Ma in che realtà distopica stiamo vivendo?”