La semifinale di Amici 24, trasmessa sabato sera su Canale 5, ha lasciato il pubblico sbigottito per un’eliminazione che in pochi avrebbero previsto. A uscire di scena, proprio a un passo dalla finalissima, è stato Nicolò, tra i concorrenti più apprezzati dell’edizione. La sua esclusione ha sollevato una tempesta sui social: migliaia di utenti hanno espresso indignazione, puntando il dito contro la giuria e, più in generale, contro l’intero meccanismo del programma.
Per una larga fetta del pubblico, Nicolò non solo meritava di arrivare all’ultima puntata, ma rappresentava addirittura uno dei favoriti per la vittoria finale. Le sue esibizioni, unite a un evidente percorso di crescita personale e artistica, avevano conquistato il cuore di molti. La sua uscita in semifinale è stata dunque percepita come un’ingiustizia, innescando reazioni durissime in rete e mettendo in discussione la trasparenza e l’equilibrio del giudizio espresso dai giudici.
Amici 24, l’eliminazione di Nicolò accende la protesta
Il malcontento non si è limitato ai commenti online. Alcuni sostenitori del cantante hanno lanciato l’idea di una protesta davanti agli studi del programma nei prossimi giorni. L’iniziativa, prevista proprio in concomitanza con la finale, ha l’obiettivo di attirare l’attenzione sul malessere di una parte del pubblico, che non ha gradito la decisione della giuria e chiede maggiore equità.
In mezzo a questo fermento, Nicolò ha scelto di affrontare l’esclusione con grande compostezza. In un’intervista a WittyTv, ha riflettuto sul suo percorso: “Non essere arrivato in finale un po’ pesa, ma so di aver fatto un lungo cammino. Ho lavorato su me stesso, su come affrontare le cose. Sono cresciuto, ho osservato molto e imparato da tutti”. Parole che denotano una profonda maturità, ulteriormente apprezzata dai suoi fan.
Mentre la finale si avvicina, l’eliminazione di Nicolò continua a far discutere. Il suo addio ha lasciato il segno, confermando quanto forte fosse il legame con il pubblico e quanto sia riuscito a distinguersi nel corso del programma, non solo per il talento, ma anche per l’umanità