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“Mi chiese di custodire quel momento”. Heather Parisi commuove con un video inedito di Pippo Baudo

Un documento personale che diventa omaggio eterno

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Un video intimo e toccante, rimasto nascosto per quasi vent’anni, è stato finalmente condiviso al pubblico. Risale al 2008 e mostra un Pippo Baudo lontano dalle luci della ribalta, rilassato su un divano accanto a Heather Parisi. Trentacinque minuti di confidenze, risate e riflessioni che oggi assumono un significato ancora più profondo.

La scena si apre con un gesto sorprendente: Baudo si toglie le scarpe e Parisi, divertita, gli bacia i piedi. Un incipit ironico e affettuoso che rompe ogni formalità, lasciando spazio a una conversazione sincera, quasi terapeutica. “Domandami qualsiasi cosa, come se fossimo dallo psichiatra”, le dice Baudo, mettendosi completamente a nudo.

Una promessa mantenuta dopo diciassette anni

Il filmato, custodito gelosamente per tutto questo tempo, è stato pubblicato ora da Heather Parisi come gesto d’amore e riconoscenza. “Quella sera, nella quiete della tua casa, mi chiedesti un regalo – racconta l’artista americana –. Con quel sorriso che sapeva sciogliere l’anima, mi dicesti: ‘Tienilo da parte per un giorno molto lontano’”.

Quel giorno è arrivato con la scomparsa del celebre conduttore. Ma per Parisi, non si tratta di un addio. “Oggi che quel momento è giunto – scrive – io sento soltanto un ‘a presto’. Perché qualcosa di così grande non si spegne: torna in un applauso, in una battuta, in un palcoscenico che si illumina di nuovo”.

Il lato più umano del grande conduttore

Durante l’intervista emergono sfumature inedite del carattere di Baudo. Si passa dai ricordi legati al Festival di Sanremo alle sue visioni sulla televisione che verrà, fino ad arrivare alle paure più profonde. “Forse sono egoista, ma temo l’idea di scomparire, di non lasciare traccia, di non diventare qualcosa di bello, come un fiore o una palma”, confessa. Quando Parisi gli domanda in quale forma vorrebbe tornare, lui risponde con tenerezza disarmante: “In una farfalla. Di quelle vivaci e colorate”.

Un ritratto autentico tra ironia e malinconia

Il dialogo si colora anche di critica, soprattutto verso la televisione moderna. “La guardo solo perché è il mio mestiere, ma non mi piace. È noiosa, ripetitiva, volgare. Piena di gente senza talento che occupa spazio”, afferma con franchezza. Le sue parole dipingono un quadro disilluso ma lucido, segno di un uomo che ha vissuto e conosciuto il meglio del piccolo schermo.

Tra confidenze leggere e pensieri profondi, si compone così il ritratto di un Baudo a tutto tondo, mai visto prima. Un uomo che, anche ora, continua a far parlare di sé con la stessa forza con cui ha segnato la storia della televisione italiana. Un dono postumo che, più che chiudere un cerchio, lo mantiene aperto sul ricordo.

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