Un ritorno carico di emozioni nello studio di Verissimo
È tornata davanti alle telecamere di Verissimo Katia Ricciarelli, l’ex moglie di Pippo Baudo e celebre voce della lirica internazionale. Seduta accanto a Silvia Toffanin, ha deciso di rompere il silenzio in seguito a recenti dichiarazioni di Giancarlo Magalli, rilasciate a Oggi, che l’hanno profondamente colpita.
Nel corso dell’intervista, Ricciarelli non ha risparmiato accuse, né verso l’ex segretaria di Baudo, Dina Minna, né verso lo stesso Magalli, colpevole – a suo dire – di aver divulgato menzogne e invaso un ambito strettamente personale.
La replica accesa a Magalli
“Se mi telefonasse, non risponderei. Probabilmente lo prenderei a schiaffi, e magari poi lo bacerei. Ma lui è una persona cattiva, e gliel’ho detto anche in passato”, ha raccontato con amarezza, riferendosi ai dissapori legati al suo ex marito.
Magalli aveva infatti sostenuto che Baudo fosse “inaccessibile” al telefono non per volere della segretaria, ma per una richiesta diretta dello stesso conduttore: quella di non ricevere più chiamate dalla moglie.
Rabbia e lacrime davanti alle telecamere
Una ricostruzione che ha ferito profondamente Katia. “Vorrei dire al signor Magalli che prima di fare il personaggio da talk show, dovrebbe farsi gli affari suoi. Non tollero la cattiveria, basta”, ha dichiarato visibilmente provata.
“Mi sento svuotata. Ho sempre combattuto nella vita, ho iniziato a lavorare a 13 anni, conosco bene il sacrificio. Ma la diffamazione… quella ti toglie le forze. Lui non sa davvero nulla della mia storia, e non ha il diritto di parlarne”, ha aggiunto con gli occhi lucidi.
Una vita segnata da battaglie silenziose
Il dialogo si è trasformato lentamente in un’intima confessione, tra ricordi dolorosi e riflessioni amare. “Non sopporto l’ingiustizia, non sopporto la malvagità senza motivo”, ha confidato Ricciarelli, lasciando trasparire tutta la sua stanchezza.
Il dolore più profondo: un segreto nascosto
Sul finale, la cantante ha affrontato il capitolo più delicato: il figlio che Baudo aveva avuto prima del loro matrimonio. Alex, riconosciuto ufficialmente soltanto anni dopo, rappresenta per Katia una ferita mai rimarginata.
“Mi sono sentita tradita. Come donna, come moglie. C’erano persone che sapevano tutto, una in particolare… e hanno taciuto. Hanno fatto finta di nulla”, ha raccontato con voce rotta.
“Non ha avuto il coraggio di dirmelo prima delle nozze. Avrebbe dovuto farlo, prima di chiedermi di sposarlo. Perché non lo ha fatto? Chiedetelo a lui. Anche i suoi genitori, che hanno tenuto in braccio quel bambino, sapevano tutto e hanno fatto finta di niente”.
Un desiderio di pace
Con uno sguardo carico di malinconia, Katia ha chiuso l’intervista lasciando spazio al suo desiderio più semplice: “Vorrei solo serenità, il mio lavoro, la mia casa sul lago, il mio cane. E magari andarmene con lui, quando sarà il momento. Perché sì, sono sola”.