Negli ultimi giorni una vittoria ha fatto battere più forte il cuore di molti. Non è solo un trionfo personale, ma la celebrazione di un’amicizia e di un percorso condiviso. È questa la storia che Max Giusti ci regala, un retroscena carico di emozioni e ricordi.
Jannik Sinner, la consacrazione di un campione
Quando Jannik Sinner ha sollevato il trofeo agli Australian Open, non solo ha scritto una pagina importante della sua carriera, ma ha anche toccato il cuore degli italiani, in particolare di coloro che lo hanno visto crescere. Tra questi, c’è l’affezionato amico Max Giusti, noto volto televisivo, che con entusiasmo e un pizzico di orgoglio ha condiviso i suoi pensieri con Adnkronos. “Non venderò più il mio divano”, ha esclamato, sottolineando un legame speciale con il campione, che in passato ha trovato riposo su quel medesimo divano.
Giusti ha aperto il suo cuore ricordando il primo incontro con Sinner, avvenuto quando il futuro campione aveva solo 12 anni. Fu Alex Vittur, altro talento del tennis, a presentare il giovane Sinner a Giusti, già riconoscendo in lui il futuro del tennis italiano. “Il ragazzino più forte che c’è”, così lo descriveva Vittur, anticipando quello che il tempo avrebbe poi confermato.
La vittoria a Melbourne non ha soltanto rinnovato il sentimento di stima di Giusti verso Sinner, ma ha anche rafforzato la convinzione che il giovane atleta sia un esempio di costante miglioramento e dedizione. Ogni errore, ogni battuta fuori campo, diventa per Sinner un’occasione per crescere e affinare il suo gioco.
Oltre l’immagine pubblica
Max Giusti ha poi preso la parola per sfatare alcuni luoghi comuni riguardo Sinner, spesso percepito come un atleta di poche parole e dal temperamento glaciale. Secondo Giusti, questo è solo un aspetto del suo carattere pubblico, perché nella sfera privata, Sinner è tutto l’opposto: pronto alla risata e alla battuta, spesso più veloce dello stesso Giusti. Una serata romana è stata testimone di questa sua verve, quando, agli Spaghettari a Trastevere, si è lasciato andare a battibecchi amichevoli con un oste, sotto lo sguardo divertito degli amici.
In questo modo, Max Giusti non solo ha celebrato l’amico e campione, ma ha anche dipinto un ritratto più intimo e completo di Jannik Sinner, rivelando l’uomo dietro al tennista. E tra ricordi commossi e aneddoti leggeri, ci ha fatto capire che la vera vittoria è quella dell’amicizia e del rispetto reciproco, ben oltre i confini del campo da tennis.