Qualche volta, i momenti più leggeri e umani emergono nei contesti più formali. È quello che è successo a Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano, durante una conferenza stampa che ha regalato sorprese e risate.
La confessione di Sinner
Durante il suo rientro in Italia, dopo il trionfo all’Australian Open, Sinner ha tenuto una conferenza stampa che ha alternato momenti di riflessione personale a siparietti leggeri. Interrogato sulle sue preferenze televisive, ha risposto con una battuta che ha provocato una risata generale:
“Animal Kingdom è una serie che stavo guardando in Australia, ma in Italia non si vede… devi mettere il VPN”.
Una risposta spontanea che ha richiesto un immediato chiarimento: “È illegale”, ha precisato il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. E Sinner, con disinvoltura, ha replicato: “Io non ce l’ho eh…”, scatenando l’allegria tra i presenti.
La verità sulle VPN
Le VPN, o Virtual Private Networks, sono strumenti che permettono di navigare in modo sicuro e privato su Internet. In Italia, l’uso delle VPN è legale a meno che non venga usato per attività illecite, come accedere a servizi di streaming violando i termini di servizio. Il riferimento di Sinner a queste reti, pur essendo una gaffe, ha offerto l’occasione per una piccola lezione informativa.
Al di là della questione VPN, la conferenza ha visto Sinner alle prese con la sua multilinguismo: prima ha tradotto una domanda dal tedesco all’italiano e poi ha scherzato sulla comprensione dell’inglese. Ogni interazione era un’opportunità per una risata, un momento di leggerezza che mostrava la personalità genuina del campione. Domande tecniche trasformate in battute, malintesi linguistici, tutto ha contribuito a rendere quel ritrovo con i giornalisti un evento memorabile per il suo spirito spensierato.
Jannik, Netflix e la VPN
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) January 31, 2024