L’evoluzione di Arisa negli ultimi anni affonda le radici in un passato da ragazzina ribelle che seguiva il diktat “Vale tutto”, e che l’ha portata spesso allo scontro con i genitori durante la sua adolescenza. Come la maggior parte dei ragazzini, anche la cantante si è resa protagonista di gesti di ribellione ma nello stesso periodo in lei è nata la passione per la musica.
Anche se cresciuta in un piccolo paese, Pignola in Basilicata, dove ha vissuto insieme ai genitori ed alle sue due sorelle in una casa immersa nel verde, non ha rinunciato ai suoi colpi di testa prima di trovare il proprio equilibrio ed intraprendere la strada della musica. Arisa in vena di confidenze ha rivelato alcuni retroscena sulla sua adolescenza vissuta in campagna, tra discussioni con i genitori e voglia di vivere tutto senza remore.
“Il mio corpo è cresciuto di colpo. Lo sviluppo a nove anni: le forme, il seno, l’altezza. I miei genitori non mi facevano uscire di casa. Erano terrorizzati, mi vedevano come qualcosa di incontrollabile. Anche perché io ero esuberante, molto aperta. Avevano paura che qualcuno potesse farmi del male, che si potesse approfittare di questa mia predisposizione al ‘vale tutto’, che tra l’altro ancora ho. Mi hanno protetta molto, ma il loro amore mi toglieva le cose che, a quell’età, era normale facessi. Ancora adesso per certi aspetti sono infantile, non sono una navigata” – ha confessato la cantante portata al successo da “Sincerità“.
Il suo primo atto di ribellione è stato quello di contrastare l’atteggiamento iperprotettivo dei genitori, prendendo delle decisioni controverse e senza nascondersi. Arisa ha raccontato come ha scioccato i suoi genitori nel corso dell’adolescenza, quando ad esempio a 11 anni si è fatta fare un succhiotto da un compagno di classe più grande o quando ha iniziato a fumare: “Mio padre mi ha visto il collo, uno shock: ‘Rosalba, cos’hai fatto?’… La prima sigaretta invece a 9 anni. Ho subito voluto dirglielo per fargli capire che non ero quella che lui pensava. Nel mentre mia madre girava per la casa urlando: ‘Stai zitta, stai zitta!’”.
Da adolescente ribelle a cantante il passo è stato breve: Arisa ha sempre dichiarato di essere grata alla sua voce che le ha permesso di realizzare il suo sogno: “La amo, profondamente. Le devo tutto. È il mio essere più profondo, la mia anima che si apre. Anche se le faccio del male: ogni tanto fumo qualche sigaretta. Ho imparato a cantare da sola, mai preso lezioni. Solo qualcuna dopo il successo, per paura di perdere la voce. Per tanto tempo è stata la solitudine che mi ha insegnato a sentire il mio corpo e a calibrare da dentro tutto quello che mi serve”.
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