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Addio a Marco, 32 anni: tragico incidente strappa un futuro appena iniziato

Una mattina come tante si trasforma in tragedia

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Era l’inizio di una giornata qualunque, quella che Marco Riccomagno, 32 anni, stava affrontando come sempre, diretto verso il lavoro. Ma quel martedì mattina, sulle strade tra Lido di Camaiore e Viareggio, qualcosa è andato terribilmente storto.

Poco dopo le sei, un violento impatto con un furgone ha interrotto bruscamente la sua corsa e la sua vita. Le lesioni riportate nell’urto sono apparse subito gravissime e, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per Marco non c’è stato nulla da fare. In un attimo, la quotidianità di una famiglia e di un’intera comunità si è trasformata in lutto.

Un uomo amato da tutti

Marco era conosciuto per la sua instancabile dedizione sia sul lavoro che nel volontariato. Saldatore di professione, dedicava con passione il suo tempo libero alla Croce Verde di Forte dei Marmi, dove svolgeva il ruolo di autista di ambulanze. Sempre disponibile, sempre presente, Marco era una di quelle persone su cui si poteva contare.

Sui social, i messaggi di cordoglio si moltiplicano, raccontando la storia di un uomo che aveva fatto della generosità la sua cifra. Chi l’ha conosciuto parla di lui come di un esempio raro di umanità, una presenza discreta ma fondamentale per chiunque lo avesse incontrato.

Un amore spezzato, una nuova vita che non lo conoscerà

Nel settembre del 2014 Marco aveva detto “sì” a Martina, la donna con cui condivideva sogni e progetti. Le foto del loro matrimonio, ancora visibili online, oggi hanno il sapore struggente dei ricordi felici interrotti troppo presto.

Martina, ora in attesa del loro primo figlio, affronta un dolore che non trova parole. Quel bambino nascerà senza mai vedere il volto del padre, ma circondato dall’amore di chi vorrà raccontargli quanto speciale fosse.

Amici, parenti e semplici conoscenti si stringono attorno a lei, in un abbraccio collettivo che tenta di alleviare almeno in parte una perdita che sembra insopportabile.

Un vuoto anche nel cuore del Carnevale

Marco aveva anche un forte legame con il Carnevale di Viareggio, dove collaborava con uno dei maestri costruttori dei carri. In quel mondo colorato e creativo aveva trovato una seconda famiglia, che oggi lo piange con commozione.

Le testimonianze di affetto arrivano da ogni parte, unite da un senso di perdita che accomuna tutti. Marco non sarà dimenticato: a vivere saranno i suoi gesti, le sue parole, il suo esempio.

L’eredità di chi ha saputo donare

Marco lascia un’impronta profonda e indelebile. Non solo nella memoria della sua famiglia, ma anche nei cuori di chi l’ha conosciuto per pochi minuti o per una vita intera. La sua assenza fa rumore, ma la sua presenza continuerà a vivere nei racconti, nei sorrisi, nei silenzi colmi di nostalgia.

Una vita strappata troppo presto, ma che ha saputo riempire ogni giorno con significato.

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