Un concerto simbolico in un momento di tensione internazionale
Il 20 giugno Al Bano si esibirà a San Pietroburgo, accompagnato da Iva Zanicchi e dalla sua storica band. Un evento annunciato come “Concerto per la Pace” che ha già acceso il dibattito in Italia e non solo. In un’intervista rilasciata all’ANSA, il cantante ha confermato la sua partecipazione e ha voluto chiarire il senso della sua scelta, che avviene in un contesto delicato, segnato dalle forti tensioni tra Russia e Unione Europea.
“Non temo le proteste – ha affermato – perché io sono amico di chi percepisce la bellezza del sostantivo pace”. La sua è una posizione chiara: la musica, secondo Al Bano, deve servire a unire, non a dividere. “Chi ama davvero la pace deve intervenire anche con gesti come questo”, ha aggiunto, rivendicando la volontà di non piegarsi al clima di diffidenza e sospetto che circonda ogni tentativo di dialogo con la Russia.
“La musica fa parlare il cuore, non i governi”
Non è la prima volta che Al Bano viene criticato per le sue esibizioni in Russia e per la sua amicizia con Vladimir Putin, ma il cantante non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Anzi, rilancia con parole che suonano come una dichiarazione d’intenti: “Portare la musica là dove si discute di guerra è il mio modo per far parlare il cuore. La pace non si costruisce solo con trattati e armi deposte, ma anche con gesti, parole e canzoni”.
L’iniziativa non è stata promossa da alcun governo, ma nasce dalla volontà personale dell’artista di contribuire a suo modo a un clima di riconciliazione. Iva Zanicchi, che condividerà il palco con lui, ha espresso entusiasmo per la partecipazione e ha definito il concerto “una testimonianza umana prima che artistica”.
In un mondo sempre più diviso, il gesto di Al Bano si presta a interpretazioni diverse. Ma per lui, la scelta è semplice: “C’è chi combatte con le armi, io lo faccio con la voce”. E per il pubblico russo che lo attende, sarà un’occasione per ascoltare non solo un artista italiano amato, ma un messaggio di pace cantato a gran voce.