Il gip, Tommaso Perna ha concesso ad Alberto Genovese il regime degli arresti domiciliari per consentire all’imprenditore la possibilità di disintossicarsi. Il fondatore di Facile.it dopo mesi di carcere a San Vittore, per l’accusa di aver violentato due ragazze è stato scarcerato. Dopo le richieste fatte dai suoi legali, che sono state respinte, il gip ha deciso di concedere al 43enne la possibilità di disintossicarsi dalla dipendenza dalla cocaina con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Milano, la posizione dell’imprenditore si è aggravata visto che i capi di accusa ai quali dovrà rispondere sono: violenza sessuale aggravata, detenzione e cessione di stupefacenti, lesioni. Per quest’ultimo capo di accusa si fa riferimento a quanto accaduto il 10 ottobre 2020, l’episodio per cui è stato arrestato: la violenza ai danni di una 18enne a Terrazza Sentimento.
In seguito alla denuncia della vittima della violenza del 10 ottobre, sono scattate le indagini sull’imprenditore, guidate dall’aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini. Un’inchiesta che ha fatto emergere un altro episodio di violenza sessuale nei confronti di una modella 23enne: Alberto Genovese deve infatti rispondere di un’altra accusa di stupro, reato consumato con la complicità della sua ex fidanzata.
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Un episodio che risalirebbe al 10 luglio ad Ibiza, quando con la stessa strategia l’imprenditore, dopo aver fatto assumere alla ragazza un mix di droghe (ketamina e cocaina), l’ha stordita per poi abusare di lei. Ma nell’ambito delle indagini contro Alberto Genovese si sono raccolte altre denunce, considerate non credibili da parte della Procura, che le ha infatti escluse dal fascicolo contro l’ex re delle start up. Il gip ha recentemente deliberato la scarcerazione di Alberto Genovese, che dovrà così scontare i domiciliari in una clinica per disintossicarsi dalla dipendenza dalla cocaina.
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