Alessandro Gassman insulta Vittorio Sgarbi che non incassa in silenzio, ma reagisce con la sua leggendaria eloquenza. Ma cosa ha causato la lite social più esplosiva del momento?
Se le sono tirate senza tanti complimenti Alessandro Gassman e Vittorio Sgarbi dopo l’ordinanza del critico d’arte, nonché sindaco di Sutri, sul divieto di portare la mascherina senza necessità.
Qualche giorno fa, come probabilmente ricorderete, Sgarbi in qualità di sindaco del piccolo comune laziale, ha firmato un provvedimento provocatorio proprio sulle mascherine.
Vietandone in sostanza l’utilizzo nei luoghi aperti, ed anzi prevedendo una multa a chi le indossa senza motivo.
“Solo ladri e terroristi si mascherano il volto”, ha detto Sgarbi in quell’occasione per rafforzare la sua convinzione.
Apriti cielo!
Che il provvedimento rientrasse perfettamente nello stile Sgarbi in pochi l’avevano dubitato.
Sgarbi, da sempre, è uno degli alfieri di quel fronte, chiamato “negazionista critico nei confronti degli allarmi, a suo dire eccessivi, in materia di Coronavirus.
E quindi il provvedimento firmato per la città di Sutri rientra perfettamente non solo nello stile, ma anche nelle convinzioni del critico d’arte.
Gassman, da par suo, lasciati i panni dell’attore e del testimonial pubblicitario, sempre più di frequente commenta e prende posizione su argomenti di interesse pubblico.
Appreso del provvedimento che vieta l’utilizzo delle mascherine ha ingranato la quarta e commentato sui suoi profili social:
“Quando sei nel comune di Sutri, governato da cosetto nervosetto, scrive l’attore riferendosi proprio al sindaco Sgarbi, e ti fanno la multa perché porti la mascherina fuori orario, a quale distanza devi stare per mandarlo affanc**o?“?
Ironico e lapidario il commento di Alessandro Gassman che, c’era da immaginarselo, ha immediatamente suscitato la reazione di Sgarbi!
Il critico d’arte non poteva certamente lasciar correre, e sul suo profilo Facebook ha dedicato un post di rimando a quanto affermato dall’attore,
“Il conformista Alessandro Gassman di suo padre non ha niente”, esordisce il sindaco, punzecchiando nel vivo il figlio del grande Vittorio.
“Fatica a capire – prosegue Sgarbi – che portare la mascherina passeggiando da soli o con la propria moglie è una forma di demenza”.
Dopo aver ribadito, non senza una qualche ragione, che indossare la mascherina all’aperto, in compagnia del proprio partner, dopo che si è cenato magari in un ristorante, è un controsenso, ecco la stoccata finale:
”Una cosa è certa: per andare a fare in c**o è necessaria la mascherina, perché non si rispettano le distanze“!
This post was last modified on 2 Settembre 2020 10:10
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