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Alessia Pifferi, emergono retroscena sconvolgenti dietro l’omicidio della piccola Diana

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Il 19 settembre, presso la Corte d’Assise di Milano, Alessia Pifferi, 37 anni, ha fornito la sua testimonianza riguardo l’accusa dell’omicidio di sua figlia Diana, deceduta a soli 18 mesi nel 2022. La donna ha dato la sua versione dei fatti riguardo l’omicidio della figlia Diana nel corso dell’udienza presso la Corte d’Assise di Milano, sottolineando la paura del suo ex compagno. Alessia Pifferi ha sottolineato di aver sempre avuto cura della piccola e che, il 14 luglio 2022, quando ha lasciato la sua abitazione per incontrare il suo ex compagno a Leffe provincia di Bergamo, la piccola Diana era in buone condizioni di salute.

Durante l’interrogatorio, Alessia ha rivelato che il suo compagno le aveva ordinato di lasciare sola la bambina. “Desideravo tornare da Diana, ma temevo la reazione del mio compagno. Lui affermava di non essere il mio autista” – ha dichiarato la donna nel corso della sua testimonianza. La donna ha poi descritto il suo ex compagno come una persona aggressiva, menzionando un episodio in cui ha cercato di spingerla contro un vetro durante una discussione.

Alessia Pifferi, la verità dietro l’omicidio della piccola Diana

Alessia Pifferi,omicidio della piccola DianaLe dichiarazioni di Alessia non hanno convinto questa l’impressione avuta nell’aula della Corte d’Assise presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini, alla cui presenza la donna ha dato le sue risposte alle domande poste dal pubblico ministero di Milano, Francesco De Tommasi.

La donna ha confessato di aver pensato alla piccola Diana morta di stenti fra il 14 e 20 luglio 2022, lunedì 18, ma avendo paura di far arrabbiare il compagno dopo un litigio in strada per un banale caffè ha rinunciato al proposito di tornare dalla figlia – “Volevo chiederlo di portarmi a casa ma ero spaventata dalle sue reazioni” – solo il 20 luglio è tornata a casa ma per Diana è troppo tardi. La donna ha anche negato di aver messo tranquillanti o sonniferi nel latte della piccola.

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Viviana, sorella di Alessia Pifferi, ha espresso dubbi sulla veridicità delle parole della sorella, sostenendo che Alessia avrebbe detto diverse bugie. L’avvocato Emanuele De Mitri, rappresentante legale di Viviana, ha commentato a tal riguardo: “Alessia ha cercato di incolpare il compagno per quanto accaduto, accusandolo di comportamenti violenti. Tuttavia, anche se fosse stato violento, ciò non giustifica l’abbandono della propria figlia”.

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