Le ultime dichiarazioni del giornalista sulla richiesta di una pensione maggiore hanno sconvolto tutti. Vediamo cos’è successo.
Immagina una pensione mensile di 9.000 euro: per molti sarebbe un sogno, ma non per l’ex giornalista economico Jean-Marc Sylvestre. “È legale! Questa è la mia pensione!”, ha esclamato durante il programma “Chez Jordan“. Ma non si è fermato lì, affermando anche che “questo non basta. Sì, mi servirebbe di più perché ho desideri, bisogni”. Queste dichiarazioni sono arrivate in un momento delicato in Francia, dove si dibatte su possibili tagli alla spesa pubblica.
In un contesto dove il semplice possedere un appartamento a Parigi ti etichetta come milionario, Sylvestre ha ammesso di sentirsi tale. “Se essere milionario significa avere un milione di euro allora lo sono”, ha detto, toccando un tasto dolente nell’opinione pubblica. Non contento, ha parlato anche del suo desiderio di diventare imprenditore, “Voglio creare un’impresa. Ne ho già una, ma vorrei aprirne un’altra”, mostrando una sete di sfide non ancora saziata.
Il video dell’intervista ha mostrato la sorpresa del conduttore Jordan De Luxe di fronte alle parole di Sylvestreb. Quando gli è stato chiesto della sua pensione, il giornalista ha risposto con un semiserio “Non è molto, vero?”, provocando l’ilarità di De Luxe, che ha evidenziato quanto fosse generosa quella somma.
L’incidente non è passato inosservato sui social media e tra i politici, scatenando un vespaio di reazioni. Di fronte al crescente malcontento, Sylvestre ha parzialmente ritrattato in un altro programma, riconoscendo di avere fatto “una cosa stupida, maldestra, scherzando e dicendo che non mi bastava. Ma perché è vero che non basta mai!”. Ha poi ammesso che, nonostante la bella cifra, “Mi tolgono il 30% di tasse”, cercando di giustificarsi davanti a un pubblico ormai scettico.
Jean-Marc Sylvestre, figura di spicco nei media francesi, decorato anche con onorificenze prestigiose, si è detto rammaricato per avere forse “scioccato la gente”, un sentimento che sembra l’unico vero segno di contrizione in una serie di dichiarazioni altrimenti percepite come fuori dal comune. La discussione sul suo caso ha evidenziato un divario sempre più ampio tra l’elite economica e la percezione pubblica della ricchezza e dei bisogni.
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