Negli ultimi mesi, il sole che un tempo sembrava splendere senza sosta sulla radiosa Belen Rodriguez pare essersi velato. Le cronache che la riguardano non raccontano più soltanto successi e glamour, ma anche episodi poco felici.
Sul piano economico, nulla da temere: la carriera consolidata e i progetti imprenditoriali avviati le garantiscono sicurezza. Eppure, si sa, non è il denaro a garantire serenità.
Così, tra discussioni in strada e tensioni familiari, emerge il ritratto di una Belen meno sorridente del solito. Con la sorella Cecilia, un tempo complice inseparabile anche negli affari legati al marchio di moda Me Fui, il rapporto è ormai congelato da mesi. E nemmeno l’attesa della prima figlia di Cecilia – che renderebbe zia Belen per la prima volta – sembra destinata a sciogliere il ghiaccio.
Perché è nata la frattura e qual è l’atmosfera oggi
Sulle cause dello strappo circolano voci di “episodi gravissimi”, mai confermati né smentiti dalle dirette interessate. Entrambe hanno scelto il silenzio assoluto.
A riaccendere i riflettori sulla vicenda ci ha pensato di nuovo il giornalista Gabriele Parpiglia, volto noto del gossip, che invita comunque alla prudenza nel prendere per oro colato certi retroscena.
Secondo lui, sarebbe Belen a cercare un riavvicinamento, ma Cecilia avrebbe respinto ogni tentativo, anche di fronte alla prospettiva della nascita della nipotina. Nella sua newsletter Chicchi di gossip, Parpiglia scrive senza mezzi termini: «Ancora una volta Belen si è vista chiudere la porta in faccia; Cecilia non ha nemmeno voluto incontrarla».
Nel racconto del giornalista, un ruolo centrale nella distanza tra le due lo avrebbe anche Ignazio Moser, marito di Cecilia e presto padre: «Il muro che si è alzato, con Ignazio al centro della vicenda, appare invalicabile».
Un silenzio che dura da marzo
Parpiglia sostiene che la rottura risalga al 5 marzo, data in cui Cecilia avrebbe deciso di interrompere ogni rapporto con la sorella. Da allora, nemmeno l’avvicinarsi del lieto evento ha portato segnali di pace.
Il clima resta immobile, avvolto in un silenzio pesante, forse più eloquente di qualsiasi parola.