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Alvaro Vitali, il silenzio dei colleghi dopo la sua scomparsa: “È un’ingiustizia”

Un addio in sordina per un volto simbolo del cinema popolare

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Il panorama dello spettacolo italiano perde una figura emblematica: Alvaro Vitali, noto per aver incarnato Pierino e per essere stato tra i protagonisti della commedia erotica italiana, è venuto a mancare il 24 giugno 2025. Ma ciò che ha colpito di più non è stata solo la sua morte, bensì il quasi totale silenzio che l’ha accompagnata.

In un’epoca in cui i tributi pubblici da parte dei vip sono quasi una prassi, la scarsa reazione del mondo dello spettacolo ha lasciato l’amaro in bocca. Mentre sui social migliaia di fan gli hanno dedicato messaggi affettuosi, il silenzio delle celebrità ha amplificato la sensazione di abbandono.

I pochi che hanno parlato: Banfi e Guida rompono il silenzio

Tra le rare eccezioni, si è fatto sentire Lino Banfi, storico compagno di scena. In un’intervista ha confessato il suo dolore per la notizia improvvisa: “Mi ha colto alla sprovvista. Mi dispiace profondamente, come mi dispiacque ai tempi delle incomprensioni tra noi. Alvaro pensava che l’avessi lasciato solo, ma io non ero nelle condizioni di aiutarlo come avrebbe voluto. Nonostante tutto, l’ho sempre stimato tantissimo”.

Anche Gloria Guida, musa del cinema di quegli anni e collega in tanti film, ha ricordato con amarezza il distacco: “L’ho scoperto casualmente in televisione. Non avevamo più contatti, lui soffriva per le poche opportunità lavorative. I nostri rapporti si erano raffreddati, ma non per mia scelta”. Le sue parole raccontano la solitudine di un attore che ha sentito il peso dell’oblio.

Un’industria che dimentica in fretta

A parte questi brevi ricordi, la maggior parte del mondo artistico ha preferito tacere. Solo l’AS Roma, squadra del cuore di Vitali, ha espresso cordoglio in una nota ufficiale. Ma al di là dei comunicati, resta il vuoto lasciato da un sistema che non ha saputo riservare un ultimo pensiero a chi ha fatto ridere intere generazioni.

Negli ultimi tempi, l’attore aveva progressivamente perso contatto con il pubblico. La mancanza di nuove proposte e la percezione di essere stato dimenticato lo avevano spinto verso una forma di isolamento, aggravata da un disagio interiore che lo ha accompagnato fino alla fine. Dietro il personaggio scanzonato di Pierino, si nascondeva un talento spontaneo, capace di regalare leggerezza e comicità con una fisicità fuori dal comune.

Un ricordo che rischia di svanire

Nonostante tutto, oggi la memoria di Vitali sembra dissolversi in fretta. Forse perché il genere che lo ha reso famoso è ormai distante dalle tendenze attuali. Forse perché il suo umorismo, esagerato e diretto, mal si adatta al gusto contemporaneo. Eppure, il silenzio degli addetti ai lavori non racconta solo dell’uomo Alvaro Vitali, ma anche di un ambiente dello spettacolo che corre veloce e raramente si volta indietro.

Un epilogo che lascia l’amaro in bocca e fa riflettere.

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