Sono tante, forse troppe, le speranze riposte nel farmaco giapponese Avigan. Perché se tentare ogni strada possibile per fermare il Coronavirus è doveroso, lo è altrettanto smorzare gli entusiasmi su un farmaco di cui attualmente non si conosce la reale efficacia nell’uso clinico.
Mentre l’Italia si rinchiude dentro casa tentando di arginare i numeri drammaticamente in crescita dei contagi da coronavirus, ecco che un video su Facebook diventa in pochi minuti virali.
In esso, un imprenditore per le vie di Tokyo, mostrava come le persone stessero conducendo una vita normale, e questo grazie ad un farmaco speciale.
È iniziata così la lotta contro il tempo per testare e sperimentare l’Avigan, il farmaco giapponese sul quale, ora, si riversano molte speranze.
Immediatamente la notizia ha raggiunto l’attenzione di Luca Zaia, Governatore del Veneto, che ha così chiesto che venisse avviata la sperimentazione.
L’Avigan è diventato lunedì l’oggetto della riunione del Comitato tecnico-scientifico dell’ Aifa, l’ Agenzia italiana del farmaco, organismo che ha il compito di testare e divulgare esiti ed informazioni sui farmaci.
“Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, il Comitato sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia.
Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso”.
Queste le parole del comunicato del Ministro della Sanità, Roberto Speranza, al termine della riunione dell’Agenzia.
Notizia immediatamente raccolta dai Governatori delle due Regioni, Lombardia e Veneto, in prima linea contro questa autentica guerra scatenata dal Coronavirus.
“Il nuovo farmaco Avigan, non si sa se funzioni o non funzioni. Ma adesso potrà essere testato, grazie alle sollecitazioni che abbiamo inviato a Roma perché venisse immediatamente sperimentato.
E la sperimentazione, grazie all’ok dell’Aifa, inizierà immediatamente in Lombardia, già da domani (martedì 24, ndr). E speriamo che contribuisca a eliminare questo maledetto virus”.
Questa la dichiarazione di Attilio Fontana, Governatore della Lombardia. Gli fa eco Zaia che, senza voler attribuire al farmaco aspettative miracolose, confida:
“Il Veneto è pronto a sperimentare il medicinale. Se c’è anche solo la minima possibilità, io sono convinto che si debba procedere”.
Di fronte alle drammatiche immagini che quotidianamente giungono dalla frontiera lombarda non c’è tempo per indugiare.
Ogni singola speranza va raccolta e ogni singola azione deve essere perseguita per tentare di arginare il Coronavirus.
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