Il morbillo sta registrando una diffusione preoccupante in Italia: 213 casi sono stati registrati in appena tre mesi.
La voce d’allarme è stata lanciata da Matteo Bassetti, primario del reparto di Malattie Infettive del policlinico San Martino di Genova, che, come sottolineato da skytg24, mette in guardia sulla gravità della situazione. Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità confermerebbe l’inizio di un’epidemia e con l’estate alle porte, il rischio è che il peggio debba ancora venire.
L’85% dei casi, ovvero 181 persone, è stato confermato. Tra questi, un dato allarmante emerge: 9 su 10, pari all’88,2%, non avevano ricevuto il vaccino. Da gennaio a marzo, sono stati segnalati 18 casi importati (8,4%) e il 68% dei contagi proviene da tre regioni principali: Lazio, Sicilia e Toscana, con il Lazio che registra l’incidenza più alta.
La fascia d’età media degli infettati è di 31 anni, ma è tra i bambini di 0-4 anni che si registra l’incidenza più elevata, con 11 bambini sotto l’anno di età contagiati. 20 casi di trasmissione sono avvenuti in ambiente ospedaliero, inclusi 11 operatori sanitari.
Le complicanze non sono da sottovalutare: 56 casi hanno avuto conseguenze gravi, tra cui 23 polmoniti e un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato.
Bassetti interviene sulla questione con parole di monito:
“La popolazione colpita è quella non vaccinata o con una sola dose, tra i 15 e i 40 anni, un gruppo di età già evidenziato da un report dell’Ecdc che aveva registrato 30mila casi nel 2023.”
La sua preoccupazione si focalizza sulle complicanze:
“Non è una malattia da prendere alla leggera, soprattutto in età adulta può rivelarsi grave.”
Il messaggio di Bassetti è chiaro: la vaccinazione è fondamentale.
“Non possiamo più lasciare che la prevenzione sia un’iniziativa individuale; serve un intervento a livello statale per promuovere e garantire la vaccinazione.”
La situazione richiede un’azione tempestiva e coordinata per prevenire un ulteriore peggioramento, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione estiva. Il morbillo, nonostante sia una malattia evitabile con la vaccinazione, continua a rappresentare una sfida sanitaria importante.
Il governo e le istituzioni sanitarie sono chiamate a una risposta forte per proteggere la popolazione, soprattutto i più vulnerabili. È essenziale aumentare la copertura vaccinale per contenere l’epidemia e prevenire le gravi complicanze associate al morbillo.
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