Tre settimane di degenza e condizioni delicate
La celebre attrice francese si trova da quasi un mese presso la clinica privata Saint-Jean di Tolone, a poca distanza dalla sua residenza di Saint-Tropez. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche locali, Brigitte Bardot, 91 anni, sarebbe stata sottoposta a un intervento chirurgico in relazione a una patologia seria.
Le informazioni trapelate parlano di uno stato di salute ancora critico, anche se persone vicine alla famiglia lasciano intendere una possibile dimissione nel prossimo futuro.
Brigitte Bardot è una figura centrale della cultura europea del Novecento: icona del cinema, simbolo dell’indipendenza femminile e, in tempi più recenti, voce decisa in difesa degli animali. Il suo volto, la sua voce e la sua immagine hanno segnato un’epoca, rendendola una delle donne più immortalate nella storia della fotografia.
L’inizio di una leggenda
Nata a Parigi nel 1934 in un ambiente borghese, Brigitte Anne-Marie Bardot inizia il suo percorso artistico come ballerina classica. Il debutto sul grande schermo arriva nel 1952 con “Le trou normand”, ma è con il film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim, uscito nel 1956, che il suo nome diventa sinonimo di libertà e seduzione.
Quell’immagine di donna con i capelli disordinati, lo sguardo indomito e la bellezza naturale rompe le convenzioni e apre una nuova era nel cinema, rivoluzionando l’idea stessa di desiderio.
Nel corso degli anni, collabora con registi del calibro di Henri-Georges Clouzot, Jean-Luc Godard e Louis Malle, interpretando ruoli che spaziano dalla leggerezza alla profondità emotiva in film come “La verità”, “Il disprezzo” e “Viva Maria!”. Il suo fascino si trasforma in un fenomeno culturale, influenzando stili, mode e persino l’arte: Pablo Picasso la immortala nei suoi quadri, mentre Serge Gainsbourg le dedica la celebre canzone “Je t’aime… moi non plus”.
Dalle luci della ribalta all’attivismo
Negli anni ’70, Bardot si allontana progressivamente dal cinema e sceglie una vita più riservata nella sua tenuta di La Madrague, a Saint-Tropez. Da quel momento, si dedica completamente alla lotta per i diritti degli animali.
Nel 1986 nasce la “Fondazione Brigitte Bardot”, tuttora impegnata contro la caccia alle foche, l’uso delle pellicce e ogni forma di crudeltà sugli animali. Le sue campagne, spesso radicali, non hanno mancato di sollevare dibattiti, ma hanno anche guadagnato rispetto e ammirazione in ogni angolo del pianeta.
Negli ultimi tempi, le sue apparizioni pubbliche si sono fatte sempre più rare, ma la sua voce non ha mai smesso di farsi sentire nel dibattito nazionale, spesso con dichiarazioni forti e fuori dagli schemi. La sua personalità, refrattaria ai compromessi e sempre fedele ai propri ideali, l’ha resa una figura unica, amata da molti, discussa da altri, fragile e potente allo stesso tempo.
Oggi la Francia osserva con ansia gli aggiornamenti sulla sua salute. Per tanti, Bardot non è solo una diva: è l’anima viva di un’epoca che ha reinventato il concetto di libertà, immagine e autenticità.
 
			