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Can Yaman contro i pregiudizi, le parole che nessuno si aspettava: “Se non fossi stato bello, avrei avuto ancora più successo”

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L’attore turco Can Yaman, amatissimo dalle fan italiane sin dalle prime apparizioni in tv come protagonista di serie turche seguite con entusiasmo del pubblico nostrano, senza freni ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Nel mettersi a nudo l’attore ha affrontato diversi argomenti, non tralasciando il suo amore per l’Italia. Can Yaman protagonista della serie tv, Viola come il mare, in onda su Canale 5 e che lo vede recitare insieme a Francesca Chillemi, ha spaziato tra diversi temi affrontando anche quello della bellezza, che a suo dire non lo ha di certo favorito nella sua carriera, sostenendo che per lui l’aspetto fisico passa in secondo piano

“Sono gli altri che mi ricordano sempre che sono bello, fosse per me, me lo sarai già dimenticato. Se la bellezza mi ha aiutato nel mio lavoro? Se non fossi stato bello avrei avuto ancora più successo. Bisogna andare oltre il pregiudizio. Ci sono persone più belle di me, ma se l’aspetto non è accompagnato da altre virtù come tenacia, grinta, disciplina e determinazione, non si va lontano. La bellezza da sola non basta, così come il talento. In tanti sognano di recitare, magari anche all’estero, ma non so quanti siano poi realmente disponibili a lasciare tutto: casa, famiglia, affetti e ripartire da zero in un nuovo Paese, parlando una nuova lingua” – questo quanto commentato dall’attore turco.

Can Yaman si mette a nudo e si lascia andare alle confessioni inedite

Nell’intervista per il Corriere della Sera, Can Yaman ha anche parlato della decisione di studiare l’italiano, una scelta a cui lo ha indirizzato la madre, che fa la professoressa, la quale lo ha esortato a studiare le lingue. A differenza dei suoi coetanei che hanno imparato il francese, l’inglese ed il tedesco, lui ha voluto studiare l’italiano.

Can Yaman

Ho fatto il liceo scientifico in italiano, una scelta elitaria ma doverosa per i miei. A scuola ero secchione proprio. Il lavoro di mio papà (avvocato, ndr.) andava sempre peggio. Mi sentivo così incastrato da cercare una via di scampo e l’educazione era questo.

Migliorarmi era l’unica via di fuga. I miei mi dicevano che avrebbero potuto spostarmi in un’altra scuola per via dei costi e questo mi ha incentivato: ho concluso il percorso primeggiando, ero il migliore della scuola. La mia media, 92,57 su cento, resta il record. Non mi hanno mai superato…La cultura italiana mi è sempre stata simpatica: mi piaceva tutto, dall’architettura alla cucina fino alle macchine. Poi il destino, ironico, mi ha portato qui. E conoscere la lingua si è rivelato determinante“.

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L’attore turco, che vanta un nutrito stuolo di fan anche nel nostro Paese, ha ammesso che la sua prima fan è proprio la madre, con la quale ha un rapporto speciale e che ha fatto a casa sua uno speciale altarino per il figlio, come rivelato da Can che ha confessato: “Per ogni mio successo lei piange e a casa sua c’è un angolo in cui mette tutte le mie foto, sembra un museo… o anche un po’ il mio funerale“.

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