Il caso Apostolico continua a tener baco: il carabiniere nega di aver girato il video che poi Salvini ha reso noto sui social, mentre il deputato della Lega Anastasio Carrà ribadisce di avere riconosciuto il giudice in quelle immagini: “Rivendico un merito, del quale mi ha dato atto anche Salvini ringraziandomi. Sono stato io che l’ho riconosciuta in quel video, che aveva il nostro segretario, e l’ho detto poi pubblicamente, con queste semplici frasi: ‘Sono sicuro di vedere lì la magistrata Apostolico che ha appena bocciato il decreto del governo sull’immigrazione liberando dei tunisini‘”.
Il caso del giudice Apostolico si conferma una situazione complessa che coinvolge questioni di privacy, etica e legalità. Da quanto riportato, il video in questione è diventato un punto focale di controversia, con nessuno che si assume la responsabilità della sua creazione o diffusione. La vicenda, però si conferma controversa in quanto la figura di Iolanda Apostolico ed il suo ruolo hanno centralità: non si discute solo sull’eventualità o meno che una giudice manifesti contro le decisioni di un governo.
Il riferimento è il caso delle proteste contro il trattenimento ingiustificato dei migranti sulla nave Diciotti nel 2018, per cui il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è finito a processo per essere poi assolto. Le discussioni hanno spostato l’attenzione anche sulle implicazioni sul dossieraggio mirato ai magistrati da parte di organi non ufficiali delle forze dell’ordine.
In situazioni come questa, è essenziale che le indagini siano condotte in modo approfondito e imparziale per stabilire la verità. Le autorità giudiziarie e di polizia dovrebbero esaminare tutte le prove disponibili, comprese le testimonianze, le registrazioni e altri elementi di prova, per determinare chi ha creato e diffuso le immagini e se ciò è stato fatto legalmente ed eticamente.
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Ma la discussione ha acceso la polemica contro la Lega, sebbene il carabiniere abbia negato di aver girato il video in cui si vede il giudice durante una manifestazione contro il governo nel 2018: “Non sono l’autore del video di Salvini” – ribadisce il carabiniere al suo sindacato. Antonio Serpi, segretario generale del Sim in un’intervista a Repubblica ha dichiarato: “Il luogotenente non ha mai detto di essere coinvolto o ammesso di essere l’autore del video di Salvini. Dirò di più: il militare non ha mai consegnato la versione dei fatti riportata dalla stampa in questi giorni. Per questo gli staremo vicino e faremo le giuste attività per capire che tipo di relazione abbia con i fatti in questione”.
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