A Zona Bianca, su Rete 4, si è consumato un acceso momento televisivo che ha lasciato gli spettatori divisi. Andrea Turetta, fratello minore di Filippo Turetta, imputato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, è intervenuto per la prima volta in televisione. Le sue parole, tuttavia, hanno suscitato un’ondata di critiche e acceso un dibattito tra gli ospiti in studio.
Andrea ha spiegato il motivo della sua visita al fratello in carcere:
“Gli ho parlato da fratello a fratello. Gli ho chiesto come stava e basta. Lui è mio fratello, punto. Non mi interessa quello che è successo.”
Questa frase, in particolare, ha scatenato le polemiche. L’intervista è proseguita con ulteriori dettagli che hanno evidenziato il rapporto distante tra i due fratelli:
“Io spesso non ero a casa, non ci passavo tempo insieme. Non abbiamo mai avuto un dialogo profondo sui suoi problemi. Ero all’oscuro di tutto.”
Andrea ha poi ribadito la sua posizione, spiegando di non voler cambiare la sua vita a causa di ciò che è successo:
“Non voglio farmi condizionare da questa cosa e non sono obbligato a farlo. Sono tranquillissimo. Lui pagherà per quello che ha fatto, ma noi gli stiamo vicini come famiglia. Abbiamo lo stesso sangue, i miei genitori gli vogliono bene come due genitori, punto.”
In collegamento video, la nonna di Giulia Cecchettin, Carla Gatto, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia, sottolineando come le dichiarazioni di Andrea evidenzino un clima familiare freddo e distaccato in casa Turetta. “Parole come queste feriscono ancora di più” ha detto la signora Carla, evidenziando quanto sia difficile, per chi ha perso Giulia, accettare un atteggiamento che appare distante e poco empatico.
La discussione si è accesa tra gli ospiti di Zona Bianca. Francesca Barra e l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace hanno criticato duramente le parole di Andrea, definendole insensibili e prive di rispetto verso la memoria di Giulia. “Dire ‘non mi interessa quello che è successo’ è un’offesa alla vittima” ha commentato la Barra. L’unico a prendere le difese di Andrea è stato il giornalista Gianluigi Nuzzi, che ha invitato a considerare il peso emotivo che anche lui sta vivendo:
“È un ragazzo che non ha alcuna responsabilità. Anche lui sta soffrendo, pur nel suo ruolo di familiare dell’imputato.”
L’intervista ha polarizzato l’opinione pubblica. Da un lato, chi condanna l’atteggiamento di Andrea Turetta come segno di mancanza di empatia; dall’altro, chi riconosce il diritto della famiglia Turetta di rimanere unita nonostante la tragedia. Quel che è certo è che il caso continua a suscitare un profondo dibattito, non solo nei tribunali, ma anche nel cuore delle famiglie coinvolte e di un’intera nazione.
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