Un tappeto rosso che accende il dibattito
Il Festival di Venezia non è solo cinema. Sempre più spesso, la scena è occupata da volti noti del web, influencer e personaggi televisivi che sfruttano l’eco mediatica dell’evento per farsi notare. L’edizione di quest’anno non fa eccezione. Tra première e sfilate glamour, si è ritagliata uno spazio anche Clizia Incorvaia, accendendo commenti e polemiche.
Ancora una volta, non è stato un film a catalizzare l’attenzione, bensì un abito. E con esso, tutto ciò che rappresenta: la sovrapposizione tra arte e spettacolo, tra bellezza e provocazione. In parallelo al programma ufficiale, infatti, proliferano appuntamenti mondani dove moda, social media e celebrità si fondono, scatenando reazioni contrastanti.
La scelta scenografica di Clizia Incorvaia
Martedì 2 settembre, Clizia Incorvaia ha sfilato sul red carpet veneziano con un abito bustier in delicato rosa pastello, arricchito da un lungo strascico fiorito. A impreziosire il tutto, una rosa rossa stretta tra le mani, che ha conferito un tocco teatrale all’intera mise. Una visione che ha subito spaccato l’opinione pubblica: per alcuni un inno al romanticismo, per altri un eccesso fuori contesto.
Il vestito non è passato inosservato e le reazioni non si sono fatte attendere. Se da un lato c’è chi ha elogiato l’audacia e l’eleganza della scelta, dall’altro non sono mancati i giudizi severi, tra chi lo ha definito “troppo” e chi lo ha liquidato con un sorriso ironico.
Ironie, critiche e la risposta dell’interessata
Il quotidiano Il Messaggero ha ironizzato sullo strascico dell’abito con un titolo tagliente: “È un aereo? È un uccello? No, è lo strascico di Clizia Incorvaia, carico di rose per stupire. Aiuto”. Un commento che non pare aver scalfito l’ex concorrente del Grande Fratello Vip, abituata com’è a suscitare opinioni contrastanti a ogni apparizione.
Sui suoi canali social, Clizia ha spiegato le ragioni dietro la scelta dell’outfit: “Un vestito ornato di rose bianche e una rossa da offrire… un piccolo gesto per dire grazie. Alle donne, alla solidarietà che ci unisce. E ai fotografi, che rendono eterno ogni attimo”. Un messaggio dal sapore simbolico, ma che alcuni hanno interpretato come una mossa calcolata per attirare i riflettori.
Tra visibilità e significato: il confine sottile
Pensare che un’apparizione sul tappeto rosso sia priva di intenti strategici sarebbe ingenuo. Ogni dettaglio, ogni posa, ogni sguardo è pensato per lasciare il segno. E Clizia Incorvaia, da sempre attenta a distinguersi, lo sa bene. Il suo look, tra citazioni poetiche e un’estetica sopra le righe, ha saputo farsi notare – nel bene e nel male.
#incorvassi #ciavarrini #Venezia2025
Il fascino, l'eleganza nel portamento, la seduzione❣️ Clizia Incorvaia semplicemente incantevole! pic.twitter.com/EZLLrdN9As— Saretta (@SaraCardo4) September 3, 2025
Ma il vero interrogativo resta aperto: certi gesti sono davvero mossi da un intento autentico o rispondono semplicemente al desiderio di essere al centro dell’attenzione? Come spesso accade, la risposta oscilla tra ciò che viene detto e ciò che si percepisce. E il Festival di Venezia, anno dopo anno, continua a essere lo specchio di questo delicato equilibrio.