Coronavirus. L’appello dell’ infermiera con i segni della mascherina sul volto, la giovane Alessia, è di quelli che non possono e non devono essere ignoranti. Anzi. Vanno proposti e riproposti, in modo che tutti possano leggere e fare la propria parte.
“Non mi posso permettere il lusso di tornarmene a casa mia in quarantena, devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore” .
Sono queste le parole della giovane infermiera toscana in servizio presso una struttura sanitaria del milanese.
Collega dell’altra infermiera fotografata in un attimo di estrema stanchezza. Sfinita e letteralmente crollata sul proprio pc, dopo turni estenuanti.
L’appello dell’infermiera su Instagram ha raccolto oltre 100 mila like, segno che l’impegno e la dedizione di tutto il personale medico sono riconosciuti dal popolo italiano.
Ma, oltre alla riconoscenza, è giusto che tutti gli italiani leggano attentamente e mettano in pratica l’invito a starsene in casa.
L’appello dell’infermiera con i segni della mascherina sul volto
“Ho paura anche io, scrive questa giovane e coraggiosa infermiera, ma non di andare a fare la spesa, ho paura di andare al lavoro.
Ho paura perché la mascherina potrebbe non aderire bene al viso, o potrei essermi toccata accidentalmente con i guanti sporchi.
O magari le lenti non mi coprono del tutto gli occhi e qualcosa potrebbe essere passato”, prosegue Alessia.
“Ma voglio continuare a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro.”
Parole che ci fanno essere orgogliosi di questi professionisti, giovani che sfidano turni massacranti per tentare di tamponare un virus ed una situazione generale divenuta molto precaria.
Alessia in questi giorni non avrebbe la forza e, forse, nemmeno l’umore per andare a fare l’apericena o una serata in discoteca.
I segni sul suo volto dopo l’ennesima giornata in trincea meritano quindi non solo like, ma anche comportamenti adeguati.
Facciamo tutti la nostra parte. È il modo migliore per dire grazie a questa straordinaria ragazza.
Approfondimenti: