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Coronavirus. Famiglia multata: portava la figlia ad una visita post trapianto

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Tra chi si è visto sanzionare in questi giorni di emergenza c’è anche una famiglia di Grosseto multata per aver violato le norme sul Coronavirus.

Questo nucleo familiare infatti ha ricevuto una sanzione, per non aver rispettato le norme sugli spostamenti. Ma non erano usciti di casa per passeggiare o svagarsi, ma per portare la figlia ad un controllo medico post trapianto.

Per una motivazione valida, la famiglia multata ha infranto le norme sugli spostamenti disposte dal decreto anti Coronavirus. Infatti viaggiavano in auto per portare la figlia di otto anni all‘ospedale Santa Chiara di Pisa, per un controllo medico post trapianto.

Tale spiegazione non è bastata agli agenti della Polizia stradale, che hanno inflitto una multa di 533 euro. Dopo l’increscioso episodio, il padre della bambina ha denunciato l’accaduto sui social. In un video ha raccontato la sua versione dei fatti.

“La madre non se la sentiva di guidare perché è neopatentata e la bimba vuole la mamma quando entra nel reparto di ospedale. Ecco perché eravamo tutti insieme.

Ho spiegato questo alle forze di polizia che mi hanno fermato ma non c’è stato nulla da fare, hanno multato lo stesso. […] Siamo tutti negativi al Coronavirus, viviamo insieme e tutti siamo stati sottoposti a tampone proprio per la patologia di mia figlia”.

 

Coronavirus Famiglia multata

 

Famiglia multata per violazione norme anti Coronavirus per uno spostamento necessario

Malgrado una motivazione valida, relativa ad una questione di salute, gli agenti hanno sanzionato l’uomo. La cui figlia ha subito un trapianto di midollo osseo, la scorsa estate, perché affetta da leucemia mieloide acuta.

La famiglia di Grosseto multata ai tempi del Coronavirus si trova in una precaria condizione economica. Quindi non può permettersi di pagare la multa.

Infatti il padre è in cassa integrazione e questo mese ha percepito 590 euro, quasi il totale della multa. L’uomo ha affermato: “Siamo stati trattati peggio dei ladri”.

Intanto il legale della famiglia, l’avvocato Simone Falconi, fa sapere che ricorrerà in giudizio. Oltre ad interpellare i questori di Grosseto e Livorno ed il prefetto di Grosseto, per metterli al corrente dell’episodio.

La famiglia multata in emergenza Coronavirus è conosciuta in zona, perché la popolazione ha aderito ad una raccolta fondi per pagare le cure della bambina.

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