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Coronavirus. Pierpaolo Sileri “Vaccino obbligatorio per i cittadini italiani”

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Vaccino obbligatorio? È la proposta del vice ministro alla Salute di Pierpaolo Sileri, esponente del Movimento a 5 Stelle.
Terminata, come dicono le notizie, la fase più acuta del contagio da Coronavirus, ecco partire la polemica, tutta italiana, sulla obbligatorietà del vaccino.

Ad “aprire le danze” è il viceministro della Salute che dichiara perentorio in una intervista radiofonica:

“Una volta che saranno garantite efficacia e sicurezza del vaccino, dovremmo avere una copertura tale per non far più contagiare nessuno”. 

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Vaccino obbligatorio? “Un falso problema”

Pronta la risposta, come riportato dal quotidiano La Repubblica, di un altro esponente del movimento grillino, il Consigliere regionale del Lazio Barillari: “sia garantita la libera scelta”.

Constatare, in una fase come quella attuale, con i tanti ed irrisolti problemi economici e sociali, che la politica comincia i soliti litigi sulle parole e sulle formule, lascia alquanto perplessi.

A tentare di mettere ordine sulla questione vaccino ci ha provato il consigliere del Ministro della Salute Speranza, Walter Ricciardi, componente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Non ci sarà bisogno di introdurre l’obbligo per il vaccino contro il Coronavirus“, puntualizza Ricciardi.  “Le persone hanno sperimentato cosa significa avere paura di una malattia”.

Gli fa eco un altro componente della Commissione, il Senatore Endrizzi, sempre del Movimento 5 Stelle che dichiara:

“È un falso problema. Voglio vedere chi lo rifiuta, il vaccino. L’obbligo in questo caso non è necessario”.

Considerando il fatto che, allo stato attuale, ancora il vaccino non esiste, e non entrando nelle diverse posizioni presenti anche in ambito medico e scientifico, lo spettacolo della “politica ufficiale” pare non essere mutato.

Si accapiglia su argomenti dei quali sa ben poco, rinunciando a dare risposte concrete ad una nazione ferma ed economicamente in ginocchio.

Se è vero che il popolo italiano ha sperimentato, in maniera dolorosa, le conseguenze di questa pandemia, è altrettanto viva e concreta la drammaticità della situazione economica.

Attività, settori fermi e chiusi da più di un mese, senza una prospettiva reale di riapertura, significano migliaia di famiglie al palo e prossime alla disperazione.

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