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Coronavirus. Zangrillo risponde a Locatelli: “Riporto la realtà dei fatti”

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Dopo le dichiarazioni del professor Zangrillo sul Coronavirus clinicamente morto è sorto un dibattito in ambito medico, che ha raccolto diverse voci contrarie alla sua.

Per questo motivo, il direttore della terapia intensiva del San Raffaele si dice amareggiato.

In particolare, per la reazione di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità. Quest’ultimo ha espresso disappunto verso le parole del suo collega.

In merito alla non esistenza dal punto di vista clinico del Coronavirus, il professor Zangrillo aveva chiamato in causa uno studio svolto presso l’ospedale milanese. Che è in via di pubblicazione a breve.

Ma le sue opinioni hanno scatenato diverse critiche da parte dell’ambiente medico. Tra cui quella del collega Locatelli.

 

Zangrillo risponde alle critiche

Zangrillo risponde alle critiche dopo la dichiarazione sul “Coronavirus clinicamente morto”

Il primario del San Raffaele ha così replicato alla querelle, esprimendo il seguente commento ad AdnKronos Salute:

“Mi spiace che abbia reagito così, ma io ho parlato in modo chiaro. In medicina non esistono punti di vista e chi dice che il mio è un punto di vista sbaglia prospettiva. Io riporto la realtà dei fatti”.

Così il professor Zangrillo ha precisato che la sua posizione non invita ad abbassare la guardia nei confronti della pandemia da Coronavirus.

Infatti ha ribadito che sarà opportuno essere cauti ancora per un certo periodo rispettando tutte le norme anti Coronavirus.

Inoltre ha citato il viceministro Pierpaolo Sileri affermando che “parla la mia stessa lingua, sa che parlo a ragion veduta”.

Non mancano però dei colleghi che condividono il parere di Zangrillo sul Coronavirus clinicamente morto. Come nel caso di Matteo Bassetti, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

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