Covid, la situazione continua a preoccupare, anzi emergono particolari non felici dalle ultime previsioni del direttore scientifico dello Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito.
Ippolito ha affermato che nonostante sia arrivato il momento di vaccinare tutto il mondo non si può cantare vittoria perchè il covid rimarrà tra noi fino al 2022 almeno. Si vorrebbe essere ottimisti, ma non si può.
Covid, le vaccinazioni sono iniziate ma per ora non si può tornare alla vita di prima come tutti sperano. I sistemi di prima, quindi gli incontri, il divertimento e gli assembramenti sarebbero disastrosi per la società.
Nulla di tutto questo è possibile oramai perchè il nemico incombe sulle nostre vite. Al momento secondo i dati registrati i decessi sono tre volte maggiori rispetto a qualsiasi tipologia di influenza mentre i ricoveri in terapia intensiva sono il doppio.
Dall’inizio dell’incubo, si è più volte detto che qualsiasi influenza può essere curata soltanto da casa senza ricorrere agli aiuti di ospedali, infermieri e dottori, il covid invece no. Per curare il virus l’ospedalizzazione è fondamentale, in qualunque sua forma. Il virus si è fatto strada facilmente attraverso le cattive abitudini, gli assembramenti, le istituzioni si sono ritrovate a fronteggiare all’improvviso un’emergenza arrivata dal nulla e oggi tutta Italia si ritrova in una situazione paradossale.
Proprio per questo motivo, essendo a conoscenza di quanto accaduto, bisogna essere più cauti possibile, fare attenzione ed andarci con i piedi di piombo. Durante il Natale il Governo italiano ha dato a tutti possibilità di incontrarsi, ciò non vuol dire poter tornare alle vecchie abitudini ma limitarsi al minimo almeno fin quando i vaccini non sono stati svolti se non tutti, quasi.
A Roma come anche a Milano, Palermo, Napoli i vaccini sono stati già avviati e tutto sembrerebbe procedere per il verso giusto. Qualcuno ad oggi dice di non volersi vaccinare perchè diffidente, in molti affermano di aver paura di un vaccino studiato e prodotto in pochi mesi. Eppure questa è l’unica soluzione se si vuol fare qualche piccolo tentativo.
I primi ad essere vaccinati sono gli operatori socio sanitari, i medici e gli infermieri. A loro sono stati aggiunti anche gli anziani delle RSA e non solo. In seguito verranno sottoposti al vaccino tutti coloro che soffrono di gravi malattie o malattie acute, infine si passerà ai giovani. E’ stato chiarito a questo proposito che i bambini sotto i 14 anni non saranno vaccinati. Inoltre non si tratta di un vaccino obbligatorio, ognuno sarà libero di decidere per sè.
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