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Covid, il professor Massimo Galli lancia un preoccupante avviso: “Se i dati non migliorano, arriveremo a Natale nel pieno della seconda ondata”

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Il primario di Malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano, il professor Massimo Galli, intervenuto al “Festival della Salute globale” ha espresso una previsione allarmistica sul rischio di un aumento dei contagi Covid.

L’emergenza Coronavirus continua ad abbattersi in tutta Italia. Si registrano infatti decine di migliaia di nuovi casi ogni giorno.

La preoccupazione attuale ed in vista del futuro è tanta da parte di tutto il mondo medico.

Come testimoniano le recenti parole del professor Massimo Galli. Il primario si è così espresso:

“Chiudere adesso per ‘salvare il Natale‘ può non essere più sufficiente”– poi ha aggiunto: “I tradizionali cenoni allargati quest’anno non saranno comunque possibili.

Alla luce dei numeri, se gli interventi non funzionassero arriveremmo a Natale nel pieno della seconda ondata“.

Secondo il professor Galli se le attuali misure non funzioneranno ci vorranno più cautele. Proprio per non ripetere quanto già accaduto a Ferragosto.

A tal proposito il primario del Sacco ha ribadito:

“La gestione del post lockdown è stata evidentemente molto carente. Abbiamo riaperto senza che fossero poste in atto precauzioni sufficienti […].

Sul piano assistenziale, dobbiamo affrontare gli stessi problemi di marzo. Rispetto alla primavera, quando la gente era impaurita ma solidale e disponibile a seguire le disposizioni, ora c’è molta stanchezza e molta rabbia […]”.

Massimo Galli seconda ondata a natale

Massimo Galli rivela le sue preoccupazioni sulla seconda ondata di Covid

Il professor Galli ha evidenziato che la nuova ondata di contagi Covid è diventata più difficile.

Infatti si dimostra più pesante da gestire da parte del personale sanitario. Ormai questo settore è molto stanco e frustrato dopo mesi di battaglie in corsia.

Nel suo intervento al “Festival della Salute globale”, Massimo Galli ha accennato anche alla storia dei visoni in Danimarca. Un caso che, secondo lui, “merita una certa attenzione”.

Secondo Massimo Galli è “possibile che il sistema immunitario dei visoni finisca per selezionare nuovi mutanti […]”.

Parlando dei casi di contagi, l’esperto ha detto che questi animali in cattività sono stati infettati in modo accidentale dai loro allevatori. Ma avrebbero anche ritrasmesso il virus all’uomo.

Inoltre Massimo Galli ha ribadito che la seconda ondata del Coronavirus potrebbe essere attivata da un virus in parte cambiato.

Infine l’infettivologo ha ribadito che il mondo scientifico sta cercando di capire come sia accaduto in Italia.

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