Credeva di essere stata abbandonata all’età di 3 anni e che nessuno la cercasse più.
Una vita basata su un’unica certezza quella di Kim Gantt, che è improvvisamente andata in frantumi quando ha scoperto che in Corea del Sud c’era una famiglia che la stava ancora cercando.
Le avevano detto che una famiglia americana l’aveva adottata quando aveva appena 3 anni. Dopotutto lei non ricordava niente della sua famiglia d’origine.
Anzi quando immaginava i suoi veri genitori pensava di essere il frutto di una relazione tra un soldato americano ed una donna coreana. E quest’immagine ha continuato a perseguitarla per anni, fin quando non ha deciso di vederci chiaro.
Ha comprato un biglietto aereo ed è volata nel luogo che le ha dato i natali: la Corea del Sud. La prima meta è stato l’orfanotrofio in cui ha vissuto prima dell’adozione.
Ed è qui che tutto ciò di cui era convinta da sempre è andato piano piano in pezzi. Prima di tutto ha scoperto di aver vissuto in ben due orfanotrofi, di essere nata in casa e quindi di non possedere nessuna documentazione ufficiale.
E per ultimo di essere coreana al 100%. Una scoperta effettuata grazie ad un test del DNA, che le aveva consigliato di effettuare il dipartimento di polizia.
Quest’ultimo si è rivelato essere un vero proprio alleato nei confronti di Kim, che dopo la sua prima visita in Corea ha ricevuto una email proprio dal dipartimento di polizia.
L’email in questione la informava che la polizia aveva trovato una corrispondenza tra il suo DNA e quello di un uomo e una donna: Labangnyeo JongeYuman Jang.
I due coniugi avevano depositato il loro DNA nel 2014 con lo scopo di rintracciare la loro figlia biologica misteriosamente scomparsa: Mi Kyung.
Naturalmente era Kim e i suoi genitori la stavano cercando da 50 anni. Così nel 2019 è volata di nuovo in Corea e ha incontrato i suoi veri genitori.
L’incontro è stato emozionante per tutti, soprattutto perché la donna ha scoperto di avere anche una sorella più piccola che ha fatto da interprete.
Kim in realtà aveva 5 anni quando scomparve e in quel momento era in compagnia dell’anziano nonno. I genitori lavoravano a Seoul e la lasciavano spesso con lui.
Un giorno la piccola si allontanò da casa e nessuno riuscì più a trovarla. Inoltre il nonno, pur di non ammettere di averla persa, disse che era morta.
Una bugia a cui i suoi genitori non hanno mai creduto, infatti come ben sappiamo non hanno mai smesso di cercarla.
Una storia a lieto fine, adesso infatti Kim ha ben due famiglie che l’amano immensamente, un sentimento ricambiato anche dalla donna.
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This post was last modified on 8 Dicembre 2019 7:25
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