Anche se vanno letti contestualizzandoli, i dati sul Covid che arrivano da Israele rivelano che il vaccino Pfizer mantiene un’alta efficacia (circa il 90%) contro il virus, ma si è evidenziato de cosiddetto paradosso di Simpson. In sostanza, i dati ad una prima lettura appaiono preoccupanti, ma inseriti in precise maglie interpretative confermano la bontà dell’immunizzazione. Infatti il quadro che arriva da Israele sembra indicare un calo dell’efficacia del vaccino contro i casi gravi da ascrivere alla variante Delta.
I recenti numeri rivelano che su 515 pazienti ricoverati per Covid grave, 301 risultavano vaccinati con ciclo completato, un dato che non va interpretato negativamente per quanto riguarda l’efficacia della protezione vaccinale. Gli esperti alludendo al paradosso di Simpson, sostengono che i dati sul Covid che arrivano da Israele sono ingannevoli, se non vengono riferiti ad un contesto specifico. Se non considerate correttamente le percentuali associate all’età dei vaccinati ed all’alto tasso di vaccinazione creano ambiguità.
In base agli ultimi dati, nello stato di Israele l’efficacia della vaccinazione contro i casi gravi risulta bassa (67%) mentre ci si aspetterebbe il 96%. Ma se l’efficacia viene stimata all’interno di due gruppi di età è compresa in un ragne tra l’85% ed il 92%, per questo si parla di paradosso israeliano, spiegato da Jeffrey S. Morris, professore e direttore di Biostatistica presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania.
L’esperto esaminando i dati forniti dal governo israeliano ha dato una spiegazione matematica a quella che apparentemente risulta una situazione confusa. Così Morris ha precisato che bisogna considerare il contesto esaminato: una popolazione vaccinata al 100%. Ma non si devono sottovalutare altri fattori sui dati sul Covid, che possono dare dei risultati mutevoli quali: l’età delle persone che incide sul rischio di ricovero; la percentuale di popolazione vaccinata con due dosi; i tassi di vaccinazione nelle classi di età.
Valutando l’efficacia del vaccino in riferimento alle singole fasce di età ed al rischio di finire in ospedale per Covid si rileva che circa il 90% di efficacia nel prevenire i casi gravi di malattia tra gli anziani vaccinati. I dati sul Covid di Israele evidenziano che quasi il 60% dei pazienti ricoverati in ospedale sono vaccinati, ma per confermare la non efficacia del vaccino vanno esaminati altri fattori. Considerando i tassi di vaccinazione e le fasce di età interessate, risulta che i vaccini conservano un’efficacia del 85-95% nei confronti delle malattie gravi, e che il Pfizer funziona contro la variante Delta.
Il paradosso di Simpson, concetto caro alla statistica, dimostra che una tendenza che si applica all’interno di ciascun gruppo può essere invertita se alcune informazioni del gruppo non vengono prese in considerazione.
Un concetto che nella pratica, esaminando i dati sul Covid di Israele, si spiega così: in un gruppo con il 95% di vaccinati, le infezioni tra le persone vaccinate supererebbero quelle tra i non vaccinati solo perché ci sono molte più persone vaccinate tra cui il Covid può trasmettersi. Concludendo si può affermare che le evidenze scientifiche sull’efficacia dei vaccini dimostrano l’alta copertura contro le malattie gravi e la variante Delta. I dati israeliani che apparentemente sembrano indicare che il vaccino Pfizer mostra un calo di copertura in verità provano la bontà dell’immunizzazione.
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