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“Domenica In è tutta da reinventare”. Parla il direttore: “Giletti? Non so cosa succederà con Mara Venier”

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Eccoci a parlare del futuro della televisione italiana, un tema caldo e sempre pieno di novità. Angelo Mellone, figura centrale dell’intrattenimento di casa Rai, ci regala qualche anticipazione su ciò che potrebbe riservare la prossima stagione televisiva, in particolare per il programma Domenica In.

Domenica In “programma da reinventare”, le parole del direttore

Cominciamo con una dichiarazione che ha sconvolto tutti:

“La nuova Domenica In è tutta da inventare, bisogna vedere cosa accadrà con Mara Venier”.

A parlare è il direttore, che prepara i telespettatori ad aspettare con curiosità i cambiamenti che potrebbero avvenire. E da qui sorge spontanea una domanda: avremo Massimo Giletti di nuovo tra i protagonisti della domenica italiana?

Mellone chiarisce che non è lui a gestire le trattative, ma non nega l’importanza che Giletti ha avuto per la Rai, soprattutto con il suo programma L’Arena, che ha ottenuto ascolti notevoli. “Non so cosa succederà”, dice Mellone, lasciando aperte tutte le possibilità.

L’intervista prosegue con una smentita categorica a un certo TeleMeloni, che Mellone definisce una sciocchezza. Il dirigente, con un’esperienza consolidata nell’intrattenimento, esprime il proprio disappunto per essere ridotto a un semplice simbolo politico, sottolineando il suo impegno e i risultati ottenuti nel corso degli anni. “Essere derubricato a espressione di TeleMeloni non è corretto”.

Mellone parla di Pino Insegno e degli ascolti Mediaset

Passando a temi più specifici, Mellone commenta la situazione di Pino Insegno, ritenendo che la sua collocazione televisiva non sia stata favorevole. Nonostante alcuni programmi non abbiano ottenuto gli ascolti sperati, come La Volta Buona, Mellone rimane ottimista, evidenziando la crescita costante di Caterina Balivo e il successo di BellaMa’ con Pierluigi Diaco, che sembra conquistare il pubblico con il suo nuovo approccio al varietà.

Si tocca anche il tema delicato dei vecchi fuorionda di Michele Guardì, in cui si sentono commenti inappropriati. Qui Mellone si rifugia nell’analisi di un audit interno, facendo notare che dal suo arrivo la situazione è migliorata e l’ambiente lavorativo è più sereno.

Sul fronte degli ascolti e della competizione con Mediaset, Mellone riconosce la forza di Canale 5 con programmi come Beautiful e Terra amara, ma non manca di citare il successo di Fiorello la mattina su Rai 2, che strappa spettatori proprio alle reti Rai, un errore strategico secondo Mellone, poiché avrebbe dovuto essere trasmesso su Rai1.

 

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