Ormai Jannik Sinner non è solo un tennista di successo, è diventato un autentico simbolo italiano. La sua fama è tale da trasformare anche i gesti più ordinari in eventi da prima pagina. La trionfale cavalcata al Roland Garros l’ha incoronato re del tennis mondiale, primo nel ranking ATP, ma anche icona popolare tra gli italiani. Tuttavia, insieme alla gloria arrivano anche i lati più difficili del successo: l’attenzione costante, la pressione, l’impossibilità di avere momenti davvero privati.
Lo dimostra una scena ripresa dalle telecamere di una semplice area di servizio. Sinner si ferma per fare benzina, un gesto che chiunque compie ogni giorno senza pensarci. Ma lui non è “chiunque”: bastano pochi secondi e tre fan lo individuano, lo raggiungono e gli chiedono foto e autografi. Il campione non si tira indietro: sorridente e gentile, si concede senza mai far trasparire fastidio, anche se si trattava di un raro momento lontano dai riflettori.
Quel piccolo episodio racconta molto di chi è oggi Sinner: un giovane atleta che resta umile, amato da persone di ogni età, ma anche un ragazzo che avrebbe bisogno di ritrovare ogni tanto un po’ di pace. Lo stesso presidente della Fitp, Angelo Binaghi, aveva previsto misure straordinarie durante gli Internazionali di Roma per contenere l’entusiasmo dirompente che lo circonda. Un affetto grande, ma non sempre facile da gestire.
È per questo che la decisione di trasferirsi a Monte Carlo si è rivelata più che opportuna. Lì può mantenere una routine più riservata, lontano dall’assedio mediatico. In Italia, invece, rischia di vivere quello che anni fa visse Francesco Totti: costretto a travestirsi per poter circolare senza essere assalito. L’amore del pubblico è lo stesso, totalizzante, inarrestabile, a volte troppo invadente.
Ma adesso per Sinner è tempo di pensare alla prossima sfida: il torneo di Halle, in Germania, dove sarà testa di serie numero uno e dovrà difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Un evento importante che può consolidare il suo dominio anche sull’erba. Se riuscirà a ritagliarsi un po’ di riposo, tornerà in campo con la stessa determinazione di sempre.
Nel frattempo, anche fuori dal rettangolo di gioco, il fenomeno Sinner continua a crescere. E l’Italia continua a guardarlo con ammirazione e, talvolta, con un pizzico di invadenza.
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