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Eva Robin’s senza filtri, il retroscena sul suo passato che in pochi conoscono: “È stato terribile, ma ce l’ho fatta”

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Eva Robin’s ai microfoni di Verissimo, si è lasciata andare ad un racconto personale libero ed emozionante, che ha deciso di condividere con i telespettatori che seguono il talk show di Silvia Toffanin. Nel ripercorrere il suo percorso di transizione, l’ospite della Toffanin ha evocato anche il suo difficile passato da Roberto Maurizio Coatti fino a quando non ha deciso poi di diventare Eva.

Soffermandosi non sul personaggio dello spettacolo, la Robin’s durante la sua intervista televisiva ha svelato alcuni retroscena privati inediti, parlando dei maltrattamenti subiti quando frequentava il collegio dei frati e spendendo delle parole di stima per la madre: Mia mamma è l’uomo che io non sono mai riuscita a essere, era una ragazza madre, una donna molto tosta. Papà l’ha tradita che era incinta di me e lei se ne andò una notte d’inverno dalla casa di mio padre e dormiva in un sottoscala. Quando è morta lei ho pianto, quando è morto mio padre non ho versato una lacrima”.

Eva Robin’s senza remore parla della sua transizione a Verissimo

Nel suo passato per via del suo aspetto dai tratti femminili, e per la sua inclinazione ad essere un ragazzino affettuoso veniva maltrattato dai frati del collegio dove studiava, come ha raccontato a Verissimo: “Le effusioni con i compagni erano malviste e venivo castigata davanti a tutti con calci e tagli di capelli. In me vedevano una natura che non era virile, maschile, mi vedevano in affettuosità con gli altri compagni uomini e questa cosa veniva vista male ma ce l’ho fatta”.

Eva Robbin's

La consapevolezza di avere una natura femminile e di volerla appagare diventando una donna è maturata in lei dopo aver visto il film Morte a Venezia, tratto dal romanzo di Thomas Mann: “Vidi il personaggio di Tazio, un ragazzo adolescente dai capelli biondi e io sono rimasta fulminata da quell’immagine e ho iniziato a tingermi i capelli e da lì sembravo già una ragazzina. Da lì ho iniziato le cure ormonali grazie a un vicino di casa che faceva l’infermiere perché io volevo stoppare lo sviluppo maschile e poi la cosa è sfuggita di mano e mi sono ritrovata con dei piccoli seni. Gli ormoni fanno anche un effetto psicologico e non solo fisico e così ho accettato di essere Eva”.

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Ma nel delineare la sua transizione, ai microfoni di Verissimo, l’ospite di Silvia Toffanin ha dato di sé una descrizione sintetica ma esauriente commentando: “Eva Robin’s è un bimbo che cerca di crescere e oggi è una persona non più un personaggio” – una conferma del suo aver preso le distanze dal mondo dello spettacolo, dopo essere stata una sorta di personaggio iconico attorno agli anni Settanta-Ottanta.

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