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Fase 2. Multato per un caffè bevuto fuori al bar. L’uomo dovrà pagare una sanzione di 280 euro

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Multato per un caffè bevuto davanti al bar. È uno scherzo? No, è quanto accaduto ad uomo in un locale ad Aosta.

Che occorra tentare di ripartire, dopo due mesi di blocco totale, è cosa che sentiamo ripetere ormai da settimane.

Che, per questo, il prezzo di un caffè sia di 280 euro, pare un poco esagerato! Il cliente multato per un caffè bevuto fuori dal bar, racconta così l’accaduto al quotidiano La Stampa.

“Sono uscito con il cane, ho incontrato per caso un cugino e abbiamo deciso di prendere un caffè.

Eravamo davanti al bar a due metri e mezzo di distanza. Hanno detto che dovevo prendere il caffè e andarmene“, riferisce l’uomo al cronista.

“Questo è solo il tentativo da parte dello Stato di fare cassa”, ha commentato l’uomo.

Rileggendo il verbale dei Nas redatto davanti al Bar Roma di Aosta si legge: “Non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati”.

Il proprietario del locale, contrariamente a quanto accaduto ad un collega sanzionato per aver portato il caffè a tre poliziotti, non è stato multato.

Multato per un caffè

L’ordinanza della Regione, fanno sapere dall’Arma, parla chiaro. Cibi e bevande possono essere portate fuori dai bar e non possono essere consumate in prossimità degli stessi.

Cosa significhi con esattezza il termine prossimità non è ovviamente specificato.

Così come appaiono quanto meno dubbie le interpretazioni di coloro che sanzionano persone che non lavorano da due mesi.

Il caso del barista di Torino, multato di 400 euro per aver portato il caffè a tre poliziotti è un altro episodio che lascia con l’amaro in bocca.

E non per le bustine di zucchero che, forse, non erano sufficienti, ma per l’atteggiamento nei confronti di piccoli imprenditori costretti alla chiusura dai primi di marzo.

Se questo è un “assaggio” della Fase 2 non ci siamo proprio!

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