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Filippo Turetta, le prime parole dopo l’arresto: “Non mi oppongo. Portatemi a…”

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Filippo Turetta, un giovane di 22 anni originario di Padova, è diventato il fulcro di una storia drammatica che ha attraversato l’Europa. La sua fuga disperata, iniziata a Fossò, nel Veneziano, si è conclusa in Germania, dopo aver percorso oltre mille chilometri. Turetta è stato arrestato in Germania, sulla corsia di emergenza dell’autostrada tra Monaco e Berlino, dopo essere rimasto senza soldi e benzina.

Filippo

Mille Chilometri di Fuga

Il viaggio di Turetta ha avuto inizio la sera dell’11 novembre, dopo un litigio furioso con la sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, anch’ella ventiduenne. La sequenza degli eventi è stata tragica: dopo averla inseguita e colpita, presumibilmente con un coltello, Turetta ha caricato il corpo di Giulia nel bagagliaio della sua auto, dando inizio alla sua fuga. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato parti di questa drammatica vicenda.

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La Direzione Inaspettata

Un dettaglio sorprendente della fuga di Turetta è stata la direzione presa: da Berlino verso Monaco, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettati per una fuga dall’Italia. Questo ha portato a ipotizzare che Turetta potesse aver raggiunto anche località più a nord, come Potsdam o la stessa Berlino. La polizia tedesca sta lavorando per ricostruire il suo itinerario, utilizzando le immagini delle telecamere stradali.

Una volta fermato dalla polizia tedesca, Turetta, stremato e senza risorse, ha espresso un desiderio semplice: “Portatemi a casa”. Queste parole hanno rivelato la sua resa e il desiderio di affrontare le conseguenze delle sue azioni in Italia. Durante il fermo giudiziario e l’interrogatorio, ha espresso il desiderio di essere estradato in Italia. La decisione sull’estradizione è attesa a breve, con le autorità italiane che hanno già preparato la documentazione necessaria e stanno esercitando pressioni per una rapida risoluzione.

Turetta si trova attualmente detenuto nel carcere di Halle, in Germania. Mentre i dettagli del suo percorso in terra tedesca rimangono incerti, è chiaro che la sua fuga è stata motivata dalla disperazione e dalla mancanza di risorse. La sua storia ha lasciato molte domande senza risposta, tra cui le motivazioni dietro il suo tragico gesto e i dettagli del suo viaggio.

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