Advertisement

Gabibbo, chi si nasconde dentro lo storico pupazzo rosso di Striscia la Notizia? Scopriamo la sua vera identità

Advertisement

Tra le trasmissioni più longeve della tv si segnala Striscia la Notizia che non rinuncia alla sua iconica mascotte: il Gabibbo, che non è solo un semplice pupazzo ma dà voce agli italiani. Attorno a questo personaggio iconico del tg satirico di Canale 5 sin dalle sue prime apparizioni c’è sempre stato un grande interesse, relativo soprattutto alla vera identità di chi anima il pupazzo rosso. Infatti sin dalle sue prime comparse sul piccolo schermo la curiosità attorno al pupazzo animato hanno riguardato il suo alter ego, ossia la persona che ricopre il ruolo di inviato e mascotte di Striscia la Notizia.

Lo storico tg satirico ideato da Antonio Ricci, da più di 30 anni si occupa di diversi temi di grande attualità scoprendo anche truffe ed ingiustizie, utilizzando il consueto registro che si fa interprete dell’espressione “castigat mores ridendo”, del celebre letterato latinista francese Jean de Santeul.

Chi è il Gabibbo di Striscia la Notizia

Il Gabibbo è uno degli inviati storici del tg satirico e ciò che lo contraddistingue da sempre è la sua mole abbondante, il colore rosso vivace ed il caratteristico accento genovese. Per anni è stato animato da Gero Caldarelli che lo ha interpretato dal 1990 fino al 2017.

Gero Caldarelli (Gabibbo)
Gero Caldarelli, il mimo che animava il Gabibbo

È stato Antonio Ricci a scegliere Caldarelli per animare il pupazzo, ed il costume è stato cucito dalla moglie di Gero, dopo la sua morte il suo ruolo è stato affidato a Rocco Gaudimonte, ballerino ed attore comico.

Rocco Gaudimonte Gabibbo
Rocco Gaudimonte ( Gabibbo )

Leggi anche: Pio e Amedeo: avete mai visto le bellissime mogli? Svelati i dettagli della vita privata dei due comici

Ma chi sta dentro il Gabibbo non gli dà la voce, a farlo parlare è Lorenzo Beccati, autore televisivo e scrittore, a cui si devono le espressioni dialettali “belandi” e “besugo” che come ha raccontato il collaboratore stretto di Antonio Ricci prendono spunto dal registro di un ex-ergastolano che lavorava come piastrellista nella periferia genovese. Inoltre Lorenzo Beccati dà la voce ad alcuni tormentoni di Paperissima quali: “ti voglio bene, dobbiamo stare… vicini vicini!”.

Leggi anche: Checco Zalone: il comico intellettuale, sapete in cosa è laureato? Chi lo avrebbe mai immaginato

 

CONDIVIDI ☞