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Geppi Cucciari scuote il pubblico di Amici: “La democrazia è come un condominio. Non fatevi decidere la vita dagli altri”

Una presenza travolgente ad Amici: satira, riflessioni e battute al vetriolo

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Durante la semifinale di Amici di Maria De Filippi, andata in onda il 10 maggio su Canale 5, la comica Geppi Cucciari ha regalato al pubblico un monologo memorabile, ironico e tagliente, capace di fondere leggerezza e impegno civile. In un’atmosfera solitamente dominata da musica e danza, la Cucciari ha sorpreso tutti portando sul palco un intervento che ha toccato temi centrali come la partecipazione democratica e l’importanza del voto, senza rinunciare alla sua inconfondibile vena ironica.

Tutti chiamano Maria la sanguinaria, ma io direi Maria la finanziaria. Senza di te, la disoccupazione giovanile salirebbe”, ha esordito scherzando con la conduttrice, innescando subito le risate del pubblico. Poi ha aggiunto: “Amici è una certezza da settembre a maggio, immutabile. È nato anche lo spin off Amici della Cappella Sistina: incertezze, duelli, tre giudici: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Il tono comico non ha però impedito alla Cucciari di affrontare riflessioni più profonde. Ha infatti lanciato una critica pungente alla disaffezione politica: “Non c’è mistero su come si sceglierà il vincitore: col televoto, baluardo della democrazia. Eppure, quando si tratta di votare davvero, per cose importanti, ci asteniamo.”

Il cuore del monologo: il diritto al voto, la memoria storica e la responsabilità collettiva

La parte più intensa dell’intervento ha preso forma quando la comica ha citato il film di Paola Cortellesi C’è ancora domani, ricordando il difficile percorso che ha portato le donne al diritto di voto in Italia. Con sarcasmo e verità, ha dichiarato: “Nel 1946 un senatore sosteneva che le donne non potessero giudicare per motivi fisiologici, cioè il ciclo. Non è vero, ma se anche fosse vero, voi uomini per non capire una mazza che scusa avete?

Poi, con tono serio ma sempre coinvolgente, ha sottolineato: “Da quando c’è la democrazia, noi donne possiamo votare, schierarci. Destra, sinistra, centro. E anche scegliere di non votare. Ma attenzione: anche non scegliere è una scelta. È più una questione di principio. Sotto la bandiera tricolore, a volte sembra esserci scritto ‘fatti i ca**i tuoi’. Ma se te li fai sempre, prima o poi qualcuno li farà al posto tuo.”

Il pubblico, composto in larga parte da giovani, ha accolto con entusiasmo le parole dell’attrice, che ha concluso il suo intervento con un invito diretto e appassionato: “Siete voi il futuro. Dite la vostra senza paura. Affermate che potete farlo, che ne avete diritto. In un mondo di conoscenti e impiegati della democrazia, siate folli. E siate Amici.”

Con questo monologo, Geppi Cucciari ha dimostrato che anche in un contesto di intrattenimento è possibile seminare consapevolezza. E che, a volte, le parole possono avere un impatto ben più profondo di una performance.

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