Il Codacons ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nei confronti dei concorrenti del Grande Fratello Vip, dopo gli episodi di bullismo ai danni di Marco Bellavia. Il caso rischia di diventare una vicenda di proporzioni ben più ampie, rispetto ad una semplice difficile convivenza in un reality. Nella nota si legge: ”Dopo atti di bullismo ai danni di Marco Bellavia…indagare per violenza privata, i responsabili rischiano fino a quattro anni di carcere”.
Va precisato che, in base all’esposto presentato dal Codacons dovranno essere svolte indagini anche nei confronti degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici dell’azienda. Non a caso, si legge: ”Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma, chiedendo di aprire un’indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità dei concorrenti del GF Vip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset…”.
All’Agcom, inoltre, il Codacons ha chiesto di ”adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi”. Insomma, il ”caso Bellavia” rischia di portare grossi guai in casa Mediaset, per cui non resta che attendere lo svolgersi della vicenda, trasformatasi da mediatica in giudiziaria; ma cosa rischiano i responsabili?
Il Codacons ha ribadito: ”Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di vari episodi che, oltre a rappresentare una forma di violenza, sono altamente diseducativi, specie per il pubblico più giovane…”. Perché si é palesata la necessità di chiedere un’indagine accurata anche nei confronti degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset? L’ha spiegato il Codacons in maniera esaustiva.
”Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons, chiedendo di intervenire sul caso”. Quest’ultimo ha richiamato l’art. 610 c.p. che recita così: ”Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare o omettere qualche cosa, é punito con la reclusione fino a quattro anni”. Potrebbe configurarsi, dunque, la fattispecie di violenza privata ai danni di Marco Bellavia.
L’ex concorrente ha manifestato diverse volte il proprio disagio, senza essere compreso dai suoi compagni d’avventura che non hanno mostrato un minimo di empatia nei suoi confronti, ragion per cui il Codacons ha deciso di intervenire, su sollecitazione di numerosi telespettatori. Gli atti di bullismo non possono passare inosservati, indipendentemente dal contesto nel quale vengono compiuti.
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