La notizia è di quelle che lasciano sgomenti. Per la drammaticità della situazione. Per un errore che poteva rivelarsi fatale. Giada Pezzaioli: aborto a sei settimane, riporta la brutta nuova. Ma non era vero.
Momenti terribili quelli vissuti dalla giovane madre. Una fitta improvvisa all’addome seguita da perdite di sangue, la corsa in ospedale, la minaccia di aborto.
È la stessa modella, ex finalista di Miss Italia e compagna di Giovanni Conversano, a raccontare su Instagram la dolorosa vicenda e la minaccia di aborto.
“Ho avvertito un dolore molto forte al ventre, ho sentito i dolori del ciclo e subito dopo un flusso… Ho sentito che stavo perdendo qualcosa”.
Inizia così a raccontare, ancora scossa, perché si percepisce, Giada Pezzaioli. Immediata la corsa in ospedale con il compagno e l’inizio di un’esperienza che la stessa modella racconta con il cuore in mano.
La coppia, che ha già un figlio di nome Enea, proprio pochi giorni fa aveva dato l’annuncio del nuovo bebè in arrivo.
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La vicenda, raccontata da Giada sul proprio profilo social, ha rischiato di mettere anzitempo la parola fine a questo lieto annuncio.
La minaccia di aborto si è concretizzata mentre la modella stava innaffiando il giardino proprio con il piccolo Enea.
Giada Pezzaioli: aborto a sei settimane? No, non era vero
Sono i momenti successivi, soprattutto l’arrivo in ospedale, a dare il senso del dramma a tutta la vicenda.
“Ho trovato delle persone che tutto dovrebbero fare tranne che i medici, in particolare una non la dimenticherò mai.
Non posso fare ovviamente il suo nome, ma chiunque mi chiederà di lei la sconsiglierò, perché è stata una persona disumana”.
Da quanto raccontato dalla protagonista delle finali di Miss Italia, la dottoressa avrebbe accolto la donna terrorizzata con la frase
“va bene ma sono solo sei settimane”. Come se perdere un figlio a sole sei settimane sia una cosa normale”,
incalza la modella.
“Piangevo, ero terrorizzata. La ginecologa mi ha detto che non si vedeva la camera gestazionale né il sacco vitellino. Mi ha detto che avevo avuto un aborto”.
L’intervento dello zio ginecologo scongiura il dramma
Sono seguite ore febbrili nelle quali l’intervento dello zio di Giuseppe Conversano, ginecologo che vive a La Spezia, ha scongiurato che la minaccia di aborto divenisse realtà.
Avvisato dalla coppia, il medico ha infatti consigliato l’esecuzione dell’esame Beta, un approfondimento che consente di stabilire se l’ormone della gravidanza è ancora presente.
Dopo lunghe ore il sospirato risultato e, come riportato dalla coppia,
“È magicamente ricomparsa la camera gestazionale e il sacco vitellino”.
Momenti terribili che fortunatamente si sono conclusi con un lieto fine. Ma che Giada e Giovanni non dimenticheranno.
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