All’orizzonte si intravede uno scenario ancora spaventoso a causa della pandemia, come lasciano presagire le parole del premier Giuseppe Conte.
Nel corso di un’intervista al Tg3 il premier ha lanciato l’allarme sui numeri relativi ai nuovi contagi Covid, in base alle informazioni a sua disposizione.
Dei numeri preoccupanti che hanno portato Conte ad annunciare:
“Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi un’impennata dei contagi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”.
Un monito che arriva a ridosso del nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore dal 16 gennaio 2021, in base al quale si prevedono delle misure ancora più restrittive.
Secondo quanto preannunciato dal mondo politico si stanno ancora vagliando diverse opzioni, tra cui è trapelata quella proposta da alcune regioni (Lombardia, Friuli e Campania) in base alla quale si vorrebbe far diventare tutta l’Italia zona arancione.
Una misura da supportare con altre misure più ferree se necessario, qualora si registrassero dei dati più preoccupanti.
Giuseppe Conte nel corso dell’intervista al Tg3 ha poi precisato la necessità di dare il via in modo ufficiale il Recovery plan.
Un appuntamento che in programma a breve: infatti nell’agenda di Governo è previsto in questi giorni il Consiglio dei ministri proprio per approvare il Recovery plan, viste le insistenze da parte di Italia Viva.
Giuseppe Conte ha puntualizzato a tal proposito:
“Dobbiamo correre sul Recovery plan. Lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini”.
La minaccia di un peggioramento dei casi di Covid, con un’impennata dei contagi è stata sollevata anche dal professor Fabrizio Pregliasco.
Il virologo intervenuto a Un Giorno da Pecora ha dichiarato che la zona bianca resta al momento una speranza, perché adesso si attendono dei segnali negativi con “tendenza al peggioramento”.
Infatti il virologo italiano ha fatto il quadro della situazione attuale nel nostro Paese ribadendo:
“Durante le feste, nonostante la zona rossa, sono stati fatti un po’ troppi incontri, e temo non dico una terza ondata ma una terza onda di risalita.
Forse sarebbe meglio definire subito una stretta piuttosto che aspettare che le maglie si allarghino e ci sia un ulteriore incremento dei contagi”.
Secondo le previsioni non rosee di Fabrizio Pregliasco, l’impennata dei contagi è legata agli effetti delle feste natalizie, con il trend in risalita a partire da metà del mese di gennaio.
This post was last modified on 12 Gennaio 2021 12:02
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