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Giuseppe Conte costretto a fare un passo indietro: “Mi pento, non sono riuscito…”

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Giuseppe Conte è stato travolto da un’ondata di polemiche dopo l’approvazione del bonus per i deputati relativo alle esigenze individuali di aggiornamento tecnologico, un’agevolazione che ha indignato gli italiani che l’hanno criticata aspramente. Il Bonus per i deputati da 5.500 approvato lo scorso 24 novembre si rivolge ai 400 parlamentari che avranno la possibilità di sostenere le spese relative all’acquisto di prodotti tecnologici quali: pc, tablet, smartphone, schermi da 34 pollici, accessori.

Se nel 2018 un parlamentare riceveva 2.500 euro da destinare all’acquisto di strumenti tecnologici ad inizio legislatura, si è passati oggi al doppio, dopo l’approvazione firmata dai tre questori di Montecitorio: Paolo Trancassini di Fratelli d’Italia, Alessandro Manuel Benvenuto della Lega e Filippo Scerra del Movimento 5 Stelle. Proprio la firma del deputato Filippo Scerra ha fatto scalpore nell’ambiente politico coinvolgendo anche Giuseppe Conte.

Giuseppe Conte fa un passo indietro

Il leader del Movimento 5 Stelle è stato costretto non solo ad assumersi le proprie responsabilità ma anche a giustificarsi platealmente come ha fatto quando è stato intercettato dai microfoni de Le Iene. Davanti alle telecamere del programma satirico di Italia 1, Conte ha dichiarato: “Non siamo riusciti a bloccare la determina di novembre, facciamo un gesto simbolico e doniamo quei tablet e computer alle scuole che sono senza dotazioni tecnologiche”.

passo indietro di Giuseppe Conte

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Se infatti l’ex premier aveva schiacciato il piede sul freno, invece il deputato questore del M5s, Scerra ha portato avanti la decisione e perciò ha siglato il provvedimento relativo al mantenimento del bonus, come ha sentenziato sui social inasprendo la discussione su un tema, che ha creato un polverone che non si è del tutto spento.

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