Advertisement

“Giuseppe De Donno stava vivendo un difficile momento personale”: le rivelazioni del direttore generale dell’Asst Mantova dopo la scomparsa dello pneumologo

Advertisement

Raffaele Stradoni, direttore generale dell’Asst Mantova ha rilasciato delle dichiarazioni sulla tragica scomparsa dello pneumologo Giuseppe De Donno, rivelando che il medico stava affrontando un periodo non semplice legato a delle difficoltà personali.

Leggi anche Morto suicida Giuseppe De Donno, lo pneumologo ideatore della terapia con il plasma contro il Covid: la tragedia ha scosso l’intera comunità medica

La notizia del suicidio del “padre” della terapia al plasma ha sconvolto l’opinione pubblica e spinto la Procura di Mantova ad aprire un’inchiesta, al fine di far luce sugli eventi di quel tragico 27 luglio quando Giuseppe De Donno si è tolto la vita. Tra i diversi commenti raccolti dopo il drammatico episodio, non è passato inosservato quello del direttore generale dell’Asst Mantova, Raffaele Stradoni, che ha ricordato De Donno.

Morte De Donno difficile momento personale

Le dichiarazioni il direttore generale dell’Asst Mantova sulla morte di Giuseppe De Donno

Combatteva con una sua grave situazione di difficoltà personale che nulla c’entrava con il suo lavoro da medico e con il suo studio e sperimentazione sul plasma iperimmune come cura contro il Covid. […] Non si può assolutamente pensare che fosse associato ai no-vax. Anzi, il dottor De Donno era uno dei primi 100 vaccinati del 27 dicembre, il primo giorno di somministrazione delle dosi contro il Coronavirus in Lombardia”.

Leggi anche: Il dramma di Maurizio Karra colpito da trombosi dopo Astrazeneca: “Costretto a scegliere se amputare la gamba o morire”, racconta il giornalista

Stradoni ha respinto le teorie complottiste e le notizie false che hanno iniziato a prendere piede in rete dopo la notizia della morte del medico, per smentire anche che il suo suicidio sia da associare alla controversa terapia del plasma iperimmune. Secondo il direttore generale dell’Asst Mantova, l’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova stava affrontando delle difficoltà personali: “Da tempo il dottore De Donno stava vivendo un momento di fragilità. Combattere il virus in prima fila in ospedale lo aveva aiutato, ma ormai da mesi aveva poi preso un periodo di malattia dall’ospedale. Tutti noi colleghi abbiamo cercato di stargli il più vicino possibile”.

Raffaele Stradoni ha anche commentato le dimissioni di De Donno dall’ospedale Carlo Poma per trasferirsi a Porto Mantovano per svolgere la professione di medico di medicina generale: “Con il suo nuovo incarico aveva detto di stare meglio. Era un ottimo medico, la sua bravura era nota a molti in paese tanto che aveva già una lunga fila di pazienti dopo pochi giorni […]”.

CONDIVIDI ☞