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Green pass: “Non siamo poliziotti e non discriminiamo nessuno”: un ristoratore chiude l’interno del bar a tutti i clienti

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La vicenda del Café Gourmand di Busto Garolfo, in provincia di Milano, spiega difficoltà e problemi riguardo il Green Pass.

Il Cafè Gourmand è tra quelle attività di ristorazione che, per seguire le norme del Green Pass, devono controllare i clienti che vogliono sedersi all’interno. Così Cristian, titolare 35enne, ha preso una decisione drastica. Per evitare che il Green Pass diventi motivo di problemi ha deciso di chiudere l’interno del suo bar.

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” Non voglio, dice Cristian nell’intervista pubblicata da il Giorno, che il mio bar si trasformi in una dogana, dove io devo decidere chi passa e chi no, con un sistema di norme difficile da tradurre in pratica: per questo farò a meno della parte al chiuso del mio locale, impedendo l’accesso”.

Green pass

Hai il Green Pass? Non entri comunque

L’applicazione delle norme sul Green Pass sta scatenando proteste da parte dei ristoratori un po’ in tutta Italia. Il cartello apposto fuori dal locale di Cristian informa i clienti proprio di questa situazione. “Cafe’ Gourmand informa i gentili clienti che sospenderemo momentaneamente le consumazioni all’interno del bar,  si legge. Riteniamo che la situazione sanitaria dei nostri clienti sia una questione privata e di libera scelta. La nostra è una decisione di principio: non abbiamo mai discriminato nessuno e mai lo faremo, non abbiamo intenzione di trovarci nel ruolo di controllare i documenti personali. Il nostro rimane un luogo di socialità aperto a tutti.”

Cristian precisa di non essere un no-vax, pur non avendo ancora fatto il vaccino anti Covid per problemi di salute. Ma contesta il Green Pass anche e soprattutto per la responsabilità lasciata in capo ai gestori di attività come la sua.

” Togliere una persona dal banco per metterla a controllare il Green pass ha risvolti pratici da tenere in considerazione e riduce la qualità del servizio. È impensabile il controllo alla porta”, dice in modo molto chiaro il proprietario del Cafè Gourmand. Altre iniziative analoghe sembrano prendere forma in diverse parti d’Italia.

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Vedremo come si evolverà la gestione del Green Pass.

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