Guerra tra Fratelli d’Italia e Mediaset: Meloni Vieta la Partecipazione ai Programmi della Rete

a controversia tra Fratelli d’Italia e Mediaset è diventata sempre più intensa. Federico Mollicone, deputato strettamente legato a Giorgia Meloni e attuale presidente della commissione Cultura della Camera, ha descritto l’intera situazione come un tentativo di “dossieraggio” da parte di Mediaset. Questa accusa è stata sollevata in seguito alla divulgazione da parte di “Striscia la Notizia” di alcuni fuorionda di Andrea Giambruno, che sembravano avere l’obiettivo di mettere in cattiva luce la Premier. Questa percezione è condivisa da diverse figure influenti all’interno di Palazzo Chigi.

La Polemica tra Fratelli d’Italia e Mediaset

“Quello di Mediaset, e dunque di ‘Striscia la notizia’, è stato un dossieraggio”, ha dichiarato Mollicone a IlFoglio. Ha poi aggiunto: “Quando si hanno delle registrazioni da mesi e si fanno uscire così, in più riprese, che cos’è se non un dossieraggio? Un modo per colpire Meloni”. Mollicone ha criticato il modo in cui le registrazioni sono state presentate al pubblico, suggerendo che ci fosse una strategia dietro la loro divulgazione.

In risposta a queste rivelazioni, Giorgia Meloni ha preso una decisione drastica. Ha vietato ai principali rappresentanti del governo, dai ministri ai capigruppo, di partecipare ai programmi televisivi di Mediaset.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, ha espresso il suo sostegno a Meloni, affermando: “È incazzata”. Ha poi fatto riferimento a un presunto “accanimento” da parte dei media nei confronti di Meloni, alimentando ulteriormente le speculazioni riguardo a un possibile complotto. “Posso pensare che almeno sia libera di essere incazzata, o no?”, ha commentato Foti, sottolineando la legittimità della frustrazione di Meloni.

Dall’altra parte, Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha cercato di mediarla situazione. Ha dichiarato che Mediaset non ha alcuna intenzione di ostacolare il governo. Nonostante gli sforzi di Tajani, la tensione tra le due parti non mostra segni di diminuzio

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