Ascanio Pacelli, volto ormai familiare tra gli opinionisti del Grande Fratello, condivide il ruolo al fianco di Simona Ventura, Floriana Secondi e Cristina Plevani. Per lui, questo incarico rappresenta un vero e proprio ritorno alle origini: è stato proprio il reality show di Canale 5, durante la sua terza edizione, a lanciarlo nel mondo dello spettacolo. Ma la popolarità ritrovata ha anche il suo rovescio della medaglia. Negli ultimi giorni, infatti, Pacelli è finito vittima di un attacco violento e inaccettabile, che ha colpito persino la sua sfera familiare.
A far scattare la sua indignazione è stato un messaggio ricevuto su Instagram. Non si trattava di semplici critiche professionali: chi ha scritto ha trascinato nella discussione anche i suoi figli, scagliandosi contro di loro con parole gravi e offensive. Il messaggio recitava: “Essere un ex del Grande Fratello non è certo una medaglia al valore. Non sei Proietti, sei solo uno che giudica delle persone chiuse in una casa. Hai mancato di rispetto a un ragazzo in diretta, quando spesso si parla con leggerezza. Mi piacerebbe vedere quei tossici dei tuoi figli, e poi ne riparliamo”. Parole scioccanti che hanno generato immediatamente una forte ondata di sdegno.
Ascanio non ha ignorato l’attacco. Al contrario, ha scelto di rispondere con decisione. A preoccuparlo più di ogni altra cosa è stata l’allusione ai suoi due figli: Matilda, ormai maggiorenne, e Tancredi, che ha solo dodici anni. Il conduttore ha dichiarato pubblicamente: “Complimenti, hai appena guadagnato una bella denuncia. Tirare in ballo i miei figli, accusandoli addirittura di fare uso di droghe, è un fatto gravissimo, soprattutto considerando che uno di loro è ancora un bambino”.
Con queste parole, Pacelli ha evidenziato come non sia disposto a tollerare la diffamazione gratuita e, soprattutto, la violenza verbale rivolta ai minori attraverso i social.
Questo episodio ha inevitabilmente riacceso il dibattito su quanto l’odio diffuso sui social network possa degenerare, fino a coinvolgere anche persone completamente estranee al contesto televisivo. L’opinionista ha ribadito la gravità dell’accaduto, tornando sul punto con un’altra dichiarazione: “Un plauso alla signora: accusare dei minorenni di essere tossicodipendenti è un atto di una gravità estrema”.
Le sue parole mostrano non solo indignazione, ma anche una chiara volontà di difendere la propria famiglia da insinuazioni pericolose e totalmente prive di fondamento.
Come purtroppo dimostrano altri casi recenti, l’esposizione pubblica comporta sempre più spesso l’essere bersaglio di insulti e minacce. Tuttavia, quando ad essere colpiti sono dei ragazzi, la questione assume una dimensione ancora più delicata. La linea tra critica e aggressione diventa sottile, e chi viene colpito non può far altro che rivolgersi alle autorità per tutelare i propri cari.
Per Ascanio Pacelli, questa spiacevole vicenda è il simbolo amaro del prezzo della fama, ma al tempo stesso rappresenta l’occasione per lanciare un messaggio inequivocabile: quando si tratta dei propri figli, la difesa è totale e senza compromessi.
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