Ignazio La Russa ha commesso una gaffe in occasione della presenza della parlamentare albanese Jorida Tabaku è giunta a Roma da Tirana con l’obiettivo di discutere l’integrazione europea. Tabaku, che a Tirana ricopre il prestigioso ruolo di presidente della commissione per l’Integrazione europea, è stata accolta dall’ufficio di presidenza della commissione Politiche Ue di Palazzo Madama. La sua visita è stata documentata sia sul sito ufficiale del Senato che sul suo profilo Instagram, dove ha condiviso momenti del suo viaggio, tra cui un momento privato di ristoro: cappuccino nel centro storico di Roma.
Jorida Tabaku, parlamentare dell’Albania, ha avuto incontri con altri onorevoli alla Camera, durante la sua visita ha avuto l’opportunità di discutere le “prospettive di adesione dell’Albania all’Unione europea” e ha anche assistito ad una parte dei lavori dell’Aula del Senato. Tuttavia, un momento imbarazzante si è verificato quando Ignazio La Russa, la seconda carica dello Stato, ha fatto una gaffe.
@la.repubblica Gaffe del presidente Ignazio La Russa al Senato, al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “C’è ancora l’albanese?”, chiede La Russa ai commessi senza accorgersi che il microfono del banco della presidenza era aperto. Ricevuta la conferma, La Russa ha poi affermato: “Approfitto per salutare l’onorevole Jorida Tabaku , presidente della commissione per l’integrazione europea del Parlamento albanese, che accompagnata da una delegazione, ci sta facendo visita”. A seguito dell’incidente, molti utenti dei social hanno accusato l’esponente FdI di razzismo. (a cura di Stefano Baldolini) #ignaziolarussa #larussa #gaffe #albanese ♬ suono originale – la.repubblica
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Sebbene sia improbabile che La Russa abbia utilizzato l’espressione “c’è ancora l’albanese” con intenti razzisti, la scelta delle parole ha sollevato alcune questioni. Le critiche si sono indirizzate sul modo poco rispettoso di La Russa che ha usato la nazionalità per identificare un parlamentare straniero, invece di adoperare delle formule più rispettose. La sua gaffe può essere considerato un errore istituzionale, specialmente quando proviene dal presidente del Senato e soprattutto quando l’obiettivo della visita è discutere l’integrazione europea che era il focus della visita della parlamentare straniera.
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