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Il Caso Lollobrigida: Le Rivelazioni sul Patrimonio e le Accuse a Piazzolla

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Il caso di Gina Lollobrigida, un’icona del cinema italiano, ha recentemente catturato l’attenzione dei media e del pubblico per le vicende legate al suo patrimonio. Secondo le indagini, il tesoro dell’attrice, un tempo costituito da appartamenti, gioielli, dipinti e cimeli, è ormai scomparso.

La Scomparsa del Patrimonio

Tra il 2013 e il 2018, i beni di Lollobrigida sono stati gradualmente venduti. L’appartamento di San Sebastianello, situato nella prestigiosa piazza di Spagna a Roma, è stato ceduto per 2 milioni di euro, mentre un altro immobile a Montecarlo ha raggiunto i 2,4 milioni. Anche un dipinto di scuola francese del ‘700, “Venere e Amore”, è stato venduto a un gallerista parigino per 14.800 euro. In totale, si stima che il patrimonio perduto ammonti a circa 10 milioni di euro.

Il Ruolo di Andrea Piazzolla

Andrea Piazzolla, condannato a tre anni di carcere, è stato ritenuto responsabile di aver approfittato del patrimonio dell’attrice. Sebbene Piazzolla abbia sempre sostenuto di essere stato l’unico a prendersi cura di Lollobrigida, le indagini hanno rivelato un quadro diverso. Secondo i pm, l’unica concessione fatta a Lollobrigida sarebbero state le poche migliaia di euro per il dentista.

Piazzolla è ora tenuto a risarcire la famiglia di Lollobrigida, composta dal figlio Milko Skofic, dal nipote Dimitri e dall’ex marito Javier Rigau, per un totale di 450 mila euro. La famiglia ha mantenuto la proprietà della villa sull’Appia Antica, recentemente dissequestrata.

Il caso di Gina Lollobrigida solleva questioni importanti riguardo la gestione dei beni e la vulnerabilità delle persone anziane di fronte a possibili abusi. La storia dell’attrice, una volta simbolo di glamour e successo, si trasforma in un monito sulla necessità di una maggiore tutela legale e morale nei confronti degli anziani.

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